RELAZIONE – UNA STELLA, UN LIBRO, UN SEGNO, LA GENESI DI UNA VISITA

CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO

18 giugno 2019

Una stella, un libro, un segno. la genesi di una Visita

Gerardo Antonazzo

 

  1. introduzione

“Se comunico ai miei uomini l’amore della rotta sul mare in modo che ognuno sia attratto da una forza interiore, allora li vedrai ben presto differenziarsi secondo le loro infinite qualità particolari. Questo tesserà delle tele, l’altro abbatterà l’albero nella foresta con la sua tagliente scure, l’altro ancora fucinerà dei chiodi e in qualche luogo ci sarà qualcuno che osserverà le stelle per imparare a dirigere il timone. E tuttavia tutti insieme non saranno che uno solo. Costruire una nave non significa tessere le tele, fucinare i chiodi, osservare gli astri, ma infondere il gusto del mare che è unico, e alla luce del quale non esiste più nulla di contraddittorio, ma soltanto una comunità nell’amore”.

 

Il testo che ho letto è preso da Antoine Saint-Exupery, l’autore de Il Piccolo Principe, da un volume intitolato Cittadella, pubblicato nel 1948, la cui prima edizione in italiano risale all’anno ’65[1].

E’ mio vivo desiderio “…comunicare l’amore della rotta sul mare in modo che ognuno sia attratto da una forza interiore…. e infondere il gusto del mare che è unico, e alla luce del quale non esiste più nulla di contraddittorio, ma soltanto una comunità nell’amore”. Costruire la Chiesa è possibile, se ognuno esprime il proprio carisma: tutti insieme non saranno che uno solo…. e mentre la si costruisce, nasce e cresce una comunità nell’amore.

Il testo di Saint-Exupery rimanda meravigliosamente a ciò che significa la costruzione della Chiesa, al modo della costruzione di una nave, per la quale ognuno partecipa apportando il proprio specifico contributo, piccolo o grande che sia, certamente diverso l’uno dall’altro.  Nella letteratura patristica la “barca” è stata assunta come metafora della Chiesa. Anche il mio stemma episcopale raffigura un veliero, spinto dal soffio dello Spirito, pronto a prendere il largo…in fines terrae.

[1] Il libro in sostanza racconta dei pensieri e dei ragionamenti del re di un impero non meglio identificato nell’Africa del Nord. E’ una raccolta delle sue riflessioni sulla vita, sulla morte, sulla società degli uomini, l’amore e l’odio, la pace e la guerra e sopra di tutto su Dio quale origine e fine di tutte le cose. Saint-Exupery scava nel profondo dell’animo umano e scandaglia con il microscopio quali sono i micro e i macro-moventi delle azioni degli uomini e il loro susseguirsi nel tempo in un piano grandioso che glorifica da sempre l’immensità del Signore. …[Segue] – [Scarica la relazione in PDF: >> Relazione del Vescovo al Convegno-18 giugno 2019 <<]

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