Venerdì – 14ª settimana del Tempo Ordinario (Mt 10,1-7)
Parola del giorno: “Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi;”
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
La storia non è il trionfo del male.
L’ agnello per Israele è simbolo della mitezza
e del dono totale di sé.
Gesù manda i suoi discepoli
come agnelli in mezzo ai lupi.
Con la mitezza non resisteranno al male ricevuto,
così arresteranno il male.
È il grande mistero della croce,
del bene, velato dalla sconfitta, che vince il male.
Questa la missione del discepolo
da compiere con prudenza e semplicità,
affidandosi allo Spirito Santo
che insegnerà passo dopo passo
come testimoniare e vivere l’amore