Il Vescovo ha presieduto la celebrazione di ringraziamento in ricordo della ricorrenza del prodigio
Domenica 15 maggio 2022 in San Pietro Infine, alle ore 17.30, si è svolta, per tutto il territorio, la “Peregrinatio” delle sacre effigi del Santissimo Crocifisso e della Madre Addolorata, come segno di benedizione per il paese e i suoi abitanti.
Dobbiamo risalire al 15 maggio del 1862, quando presso il paese vecchio (attuale centro storico), a causa di una forte siccità che minacciava una grande carestia, il parroco di allora Cosimo Brunetti, insieme ai fedeli della parrocchia, decisero di portare il Crocifisso e la Madre Addolorata in processione per chiedere la grazia della pioggia.
I partecipanti, a piedi nudi, imploravano la Madonna affinché intercedesse presso il Figlio per ottenere la sospirata grazia, come si evince dal documento storico dell’archivio parrocchiale. Infatti, dopo il rientro nella chiesa di San Michele Arcangelo, incominciò a cadere una pioggia incessante che durò diversi giorni. I campi aridi ripresero vita e portarono abbondanti raccolti. Dopo 160 anni si è voluto rievocare questo straordinario ed unico evento in concomitanza con tutto ciò che sta accadendo nel mondo.
Al termine della processione penitenziale il Vescovo diocesano, S. Ecc.za Mons. Gerardo Antonazzo ha presieduto la celebrazione Eucaristica, coadiuvato da D. Marcello Di Camillo e dal parroco della comunità, Mons. Lucio Marandola.
Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato che la Parola di Dio ci illumina come viene illuminato il cammino processionale, attraverso la Luce di Gesù e di Maria. Gesù è stato umiliato e sacrificato sulla croce; solo Lui è stato capace e la Sua vera gloria è stata manifestata attraverso la Croce che diventa potenza. Soprattutto ha evidenziato l’uscita di Giuda dal cenacolo, colui che avrebbe favorito la crocifissione di un innocente e il comandamento nuovo che recita: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. L’abbandono Gesù lo ha subito e trasformato in amore e chi non ama ha la morte nel cuore, come dice San Giovanni. L’amore vero sa essere umile, silenzioso, sofferto, capace di donare vita. Maria partecipa all’amore di Cristo, umiliata per Suo Figlio sulla Croce. Gesù come un flusso d’amore ravviva i nostri cuori.
Il parroco ha poi preso la parola ringraziando S. Ecc.za il Vescovo, il Sindaco e tutta la comunità che ha partecipato sia, spiritualmente, alla processione che all’azione liturgica. Ha ripercorso la storia del miracolo della pioggia e ha letto la preghiera, da lui composta, per l’occasione straordinaria.
Il tutto si è concluso con la benedizione finale del Vescovo.
Antonietta Perrone