Sabato – 28ª settimana del Tempo Ordinario – (Lc 12,8-12)
Parola del giorno: “perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire.”
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
La conoscenza vera è data nello Spirito santo
che al momento opportuno o cruciale insegna e suggerisce.
Non è frutto di intelligenza,
perché nessuno possa vantarsene, né di studio
che solo alcuni possono permettersi.
La mente poi è sede dei pensieri,
che vanno e vengono, affermano, diffidano…
Non è una conclusione dell’intelletto,
sarebbe come se l’esistenza di Dio
dipendesse dall’uomo.
La conoscenza di Dio è una resa all’amore.
Il primato è del cuore, che è il mezzo del conoscere
a cui la mente va sottomessa.
Se ciò avviene c’è la comunione piena già nell’Eucarestia
e il Signore è con noi dovunque siamo.