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28 Settembre 2024 – Commento al Vangelo

Sabato – 25ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 9,43b-45)

Parola del giorno: “… tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva …”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

 

Gesù passa sanando e beneficando
e questo suscita stupore e ammirazione.
Le folle sono entusiaste perché vedono in lui un rabbi
che opera con potenza: una potenza salvifica che si china
sulle fragilità e le miserie della condizione umana
per liberare dal male, da ogni forma di male.
Gesù non opera per sfoggiare il suo potere e suscitare consensi:
di fronte alla folla che lo ammira è interessato a far capire
ai suoi discepoli che il suo compito è quello
di portare a compimento il progetto che il Padre gli ha affidato.
Un progetto che deve passare attraverso la sua consegna
nelle mani degli uomini. Gesù verrà consegnato,
anzi si consegna a noi, malfattori, ladri, omicidi, e altro.
Ma questo per i discepoli è discorso oscuro e incomprensibile,
non rientra nei loro progetti, che si scopriranno trionfalistici
e preferiscono non chiedere spiegazioni.
Un conto è seguire un maestro potente in parole e opere,
altro conto è seguire un “consegnato”, un perdente.