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3 Settembre 2024 – Commento al Vangelo

Martedì – 28ª settimana del Tempo ordinario (Lc 4,31-37)

Parola del giorno: “… e in giorno di sabato insegnava alla gente.”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

 

Il Maestro ha difficoltà ad insegnare.
Pare che l’insegnamento dipenda dalla materia
e dalla preparazione dell’insegnante.
Nessuno più qualificato di te, Gesù!
Il fatto è che, prima che dall’insegnante,
l’insegnamento dipenda dalle orecchie dell’uditore.
Ora quegli israeliti meravigliati sono anche scusati,
per loro eri solo il figlio del falegname.
Per noi invece sei il Signore morto e Risorto.
Ci preoccupiamo di educare le nostre orecchie all’ascolto?