Venerdì – 28ª settimana del Tempo ordinario Lc 5,33-39)
Parola del giorno: “Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo …”
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta
il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Siamo tutti attratti dal bello e dal buono,
pronti a cambiare interesse non appena
scopriamo qualcosa di migliore.
Quanti sacrifici per accaparrarci il meglio.
Le cose migliori sono sempre più costose
ma non badiamo a spese se si tratta di un vestito firmato,
l’ultimo modello di telefonino, un pranzo da uno chef stellato …
È tale la voglia di questi prodotti che neanche ci accorgiamo
di venire spesso imbrogliati …
Il guaio è che se un giorno una ispirazione
ci fa intravedere un possibile progresso spirituale
la accantoniamo immediatamente.
Quanto tendiamo al meglio in campo umano
tanto ci accontentiamo della mediocrità spirituale.
Signore apri i nostri occhi e fa che diamo
la giusta importanza alle nostre aspirazioni.