Giovedì – 6ª settimana di Pasqua (Gv 16,16-20)
Parola del giorno: “Un poco e non mi vedrete più;”
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Quante volte il tempo ci sembra toppo poco?
È poco il tempo trascorso con una persona cara,
È poco il tempo della gioia e della letizia in compagnia,
È poco il tempo della gioventù.
Dovrà essere sembrato “troppo poco” anche ai discepoli
il tempo in cui il Maestro è stato insieme a loro,
così che quel giorno, quando disse: “un poco
e non mi vedrete”, saranno saltati dalla sedia.
Quel “poco”, per loro che l’avevano seguito anelando l’Eterno,
sarà sembrato un nulla tanto fragile e precario.
Un tempo finito, che però apre all’Infinito.
Un poco che si traduce in un tanto.
Un tanto per il mondo che si rallegrerà
mentre loro saranno nella tristezza, ma alla fine
la loro gioia vincerà.