Domenica delle Palme – A (Mt 26,14-27,66)
Parola del giorno: Sei tu il re dei Giudei?
Gesù è re. Tremò Erode quando seppe che era nato,
ma non riuscì a ucciderlo, neppure con una strage.
La domanda a Gesù ora viene posta da Pilato.
E siccome si tratta di una verità assodata
Gesù si limita semplicemente a confermarla.
Sa bene che servirà a poco la sua conferma,
come pure che il governatore non ha alcun potere
sul suo conto, e quello che si arroga è limitato
e condizionato dal ricatto dei capi religiosi
che glielo hanno consegnato perché esegua la condanna
già da loro stabilita.
Gesù è re. Per tale lo hanno acclamato qualche giorno prima
le folle osannanti a Gerusalemme; le stesse che tra poco
acclameranno la liberazione di Barabba,
mentre per lui grideranno: “crocifiggilo!”
Anche i soldati dopo la flagellazione, per burla
lo vestiranno e lo saluteranno come re dei Giudei.
Tutto vero: Gesù è Re!
Peccato che per tutti in quel momento sia soltanto
un fatto di parole. Persino per Pilato che, però,
lo farà scrivere su un cartello da appendere sulla croce.
Solo per Gesù la regalità rimane vera, ma diversa
da quella che intendono i potenti.
Condotta da una legge che non ha confini
di lì a non molto darà il via a un Regno nuovo,
il regno dell’Amore che nulla e nessuno
riusciranno più a distruggere.