Martedì – 6ª settimana di Pasqua (Gv 16,5-11)
Parola del giorno: “Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada”
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: “Dove vai?”. Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».
Lo dice Gesù e dunque… c’è da crederlo;
ma già i discepoli – che pure sono stati insieme a lui
per tre anni circa in profonda comunione –
non se ne mostrano entusiasti e neppure troppo convinti.
Il distacco da chi si ama costa sempre:
questo poi sembra non avere prezzo, anche perché
probabilmente appare loro cosa impensabile ed assurda,
e il dolore è grande.
Per addolcirlo Gesù lo presenta non come un addio
ma semplicemente come un fare posto
a un altro che non gli è estraneo
e che viene con un compito speciale.
La sua abilità sta anche nel farlo apparire necessario
e per loro, addirittura, come un bene.
È così che lo presenta oggi anche a noi.
Quale sarà la nostra reazione?
E allora che facciamo, non ci fidiamo?
Proprio noi che abbiamo la certezza
che la promessa di Gesù si compie sempre
e l’azione dello Spirito la portiamo viva dentro?!