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Benedette le campane della Sacra Famiglia

La giovane comunità parrocchiale in festa  per la benedizione delle 5 campane della nuova chiesa

Un’altra data storica per la comunità parrocchiale della Sacra Famiglia in Cassino, quella del 10 luglio 2020, perché è giunto uno degli ultimi tasselli della costruzione della nuova chiesa, le campane. E le campane, si sa, sono la voce della chiesa, che convoca alla preghiera, alla festa, allo stringersi intorno a chi soffre o gioisce o commemora, è la voce della comunità, che ricorda a chiunque che non è solo ma è parte di una famiglia più grande, di una comunità solidale. S. Giovanni Paolo II diceva che esse “rappresentano la voce di Dio per chi crede e un annuncio per chi non crede”.

Le campane, ben cinque, sono giunte in cantiere qualche giorno fa, ma oggi sono state portate con un automezzo nell’atrio all’aperto davanti alla chiesa temporanea di Via Volturno, dove una piccola folla di fedeli si è radunata (tutti con la mascherina e distanziati fisicamente), per la solenne Benedizione. Sono intervenuti i rappresentanti delle ditte che hanno curato la costruzione, in particolare i membri delle famiglie Baglioni e Montanari, che le hanno offerte alla chiesa. Costruite a Cremona, le campane, che pare abbiano un suono bellissimo (non si è potuto sentire perché erano necessariamente appoggiate e non sospese), sono di grandezza differente. La prima, la più grande, è dedicata alla Sacra Famiglia, a cui la chiesa è intitolata, ne porta in rilievo l’immagine con la scritta: SANCTA FAMILIA OMNIUM VIRTUTUM AEDES. La seconda è dedicata a San Benedetto: SANCTUS BENEDICTUS VIR DEI VENERABILIS; la terza a S. Tommaso d’Aquino SANCTUS THOMAS DOCTOR ANGELICUS AQUINAS; la quarta a S. Germano V.: SANCTUS GERMANUS ECCLESIAE DOGMATUM DEFENSOR; infine la quinta alla Madonna di Canneto: MARIA SANCTISSIMA DE CANNETO MATER NIGRA ET FORMOSA. Ogni campana ha sul lato 1 l’immagine in rilievo e il nome della dedica, sul lato 2 una Croce stilizzata e sotto, tra due righe in rilievo, la scritta EP. GERARDUS ANTONAZZO BENEDIXIT e la data.

E infatti è stato il Vescovo Gerardo Antonazzo, accolto con grande gioia dal parroco Don Salvatore Brunetti e dalla comunità, a benedire le nuove campane. Era presente anche Don Fortunato Tamburrini che per conto della Diocesi ha seguito i lavori fin dal primo momento. E’ stato osservato come le dedicazioni segnino la storia, la tradizione e la spiritualità del territorio.

Dopo le brevi parole di presentazione, è iniziato il rito di Benedizione, a cui i presenti hanno partecipato con raccoglimento ed emozione, davvero “con devota esultanza”, sia quando il Vescovo ha letto le formule del rituale sia quando ha toccato con un batacchio ogni campana facendo risuonare la sua voce e l’ha aspersa con l’acqua santa. “La voce del campanile ricordi a tutti che formiamo una sola famiglia  e ci raduni per manifestare la nostra unità in Cristo”.

Dopo la benedizione finale, ci sono stati i ringraziamenti e lo scambio di auguri. Presto le campane verranno installate nel campanile, che già si vede svettare contro il cielo e allora la loro voce potrà essere ben udita da tutti. Ancora qualche mese di attesa perché i lavori, interrotti dal fermo imposto dal periodo di emergenza sanitaria anti-covid, sono ripresi, con il limite di numero di lavoratori presenti in cantiere, ma volgono ormai al termine. La nuova chiesa di mattoni di Cassino, bella e moderna, sta diventando una realtà. Ma intanto la chiesa fatta di persone, la comunità della Sacra Famiglia, si è preparata in questi anni ed è pronta per immettere vita in quella costruzione, grazie al parroco Don Salvatore Brunetti e grazie al Vescovo Gerardo, che fin dall’inizio insisté sulla necessità di dare la precedenza alla formazione delle persone come comunità.

Adriana Letta