Un titolo in più, che non potrà mai essere elemento divisivo, ma riconoscimento di un patrimonio di fede forte e radicata verso Maria Assunta
Son passate quasi tre settimane da quell’indimenticabile 9 luglio in onore della Madonna Assunta, in cui, al termine della Messa delle 5.00 celebrata quest’anno all’aperto, fu dato l’annuncio del riconoscimento di Cassino come “Civitas Mariae”, Città di Maria. Vedi qui
La stampa locale ne riportò notizia ampiamente e anche una importante rivista settimanale mariana, “Maria con te”, edita dalla San Paolo, ha voluto darle spazio, sul n° 30 del 26 luglio, dedicando all’evento di Cassino una finestra in copertina e due intere pagine all’interno (v. foto).
Su questo sito abbiamo dedicato altri interventi volti a chiarire alcuni aspetti riguardanti la devozione alla Vergine Assunta: il dogma dell’Assunzione, risalente al 1950 leggi, la storia della statua dell’Assunta tanto venerata a Cassino leggi e l’annuncio di un importante Convegno mariano che si svolgerà il prossimo 5 agosto nella Concattedrale di Cassino alle ore 19.00, con la partecipazione di un grande esperto, Padre Stefano Cecchin, mariologo, Presidente della Pontificia Academia Mariana Internationalis. Sarà lui a guidarci per capire che cosa vuol dire “Civitas Mariae”, quale progetto propone per costruire tutti insieme una città che si ispiri a Maria e che perciò sia solidale e accogliente, basata sulla giustizia e sul progresso per il bene comune, la crescita e la formazione integrale della persona umana. Maria, che ha avuto il privilegio unico di non conoscere né il peccato né la morte e la corruzione del sepolcro (sono dogmi di fede), è Madre di Cristo, il Redentore, ed è “Madre di Dio”. Secondo una diffusa “opinione teologica” può essere considerata “Corredentrice”. Non è una Santa fra i tanti. E’ anche, per volere di suo figlio Gesù Cristo, Madre di ogni essere umano e, come una Madre, vuole il bene di ogni figlio, la sua felicità, la sua crescita umana e spirituale, quand’anche fosse il più terribile dei peccatori. Lei tocca il cuore e aiuta sempre.
I cassinati da sempre le sono devoti, a Lei si rivolgono in ogni caso della vita che li metta a dura prova personalmente, familiarmente o comunitariamente e sanno di poter confidare in Lei, che consola, perdona e dona pace al cuore, aiutando a costruire pace in sé e con gli altri. Questo titolo che la città di Cassino avrà, di riconoscimento della grande e radicata devozione del popolo a Maria, non è semplicemente un titolo onorifico, ma quasi un programma di vita e poiché la devozione popolare ha sempre bisogno di essere educata ed elevata per non rischiare di cadere nella superstizione, ecco l’importanza di capire e approfondire. Ci aiuta la “mariologia”, quella branca della teologia cristiana che studia Maria, Madre di Gesù, contribuendo all’approfondimento della conoscenza della sua figura sia scientificamente (via veritatis) come anche sul piano artistico, letterario, poetico e pastorale (via pulchritudinis). I mariologi, come P. Cecchin, fanno notare inoltre che anche in altre confessioni cristiane e nell’Islam Maria è riconosciuta e onorata come personaggio di rilievo, per cui la Madonna ha una funzione particolarmente significativa e non trascurabile nell’ambito del dialogo interreligioso.
Maria, dunque, è Donna dell’unità e Madre dell’umanità, è dogma della Speranza cristiana: mai e poi mai può essere elemento divisivo. Cassino ha svariati titoli: è Città Martire, rasa al suolo dalla seconda guerra mondiale; è città benedettina, gemellata con Norcia e Subiaco, città anch’esse legate alla figura di San Benedetto, con le quali ogni anno porta nel mondo la Fiaccola di S. Benedetto col suo messaggio di pace; è città gemellata con diverse città straniere anch’esse distrutte dalla guerra e con le quali negli anni ha portato avanti una politica di pace, dialogo e fratellanza. Sono titoli “storici” che fanno onore alla città, che ha saputo risorgere dalla totale distruzione grazie al coraggio e allo sforzo di tutti i cittadini, uniti per la ricostruzione e per la pacificazione. Questo titolo di Città mariana che ora si aggiunge non sarà certo una deminutio come alcuni addirittura temono, ma la incoraggerà ancor più d’ora in poi in un impegno quotidiano di tutti e di ciascuno per la giustizia e per la pace, l’accoglienza e la solidarietà, di cui Cassino ha dimostrato molte volte di saper dare generosa testimonianza. E’ il riconoscimento di un patrimonio storico, culturale e spirituale che già esiste. Maria Assunta in cielo è davvero “Dogma della Speranza cristiana”.
Adriana Letta