Correva l’anno 1950… Il 25 Marzo, nella cappella del pontificio seminario di Anagni, un giovanissimo ragazzo appena ventiseienne veniva ordinato sacerdos in aeternum per mezzo dell’imposizioni delle mani del Cardinal Micara. Aveva così inizio la missione presbiterale di don Lino Ciccolini, pescosolidano di nascita e pezzo di storia importante del piccolo paesino alle pendici degli Appennini ove ha svolto per 58 anni (1950-2008) il suo ministero sacerdotale fissando un vero record che non si registrava dal 1600. Giovedì scorso 25 marzo, nel giorno in cui la Chiesa universale celebra l’Incarnazione del Verbo nel grembo di Maria, il Vescovo Mons. Gerardo Antonazzo con l’intero presbiterio diocesano, la comunità Parrocchiale di Pescosolido, le autorità civili, le associazioni laiche, i parenti, i familiari ed amici, hanno desiderato festeggiare il carissimo don Lino rendendo grazie a Dio per i suoi 71 anni di sacerdozio. Nella settecentesca chiesa parrocchiale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Pescosolido, il Pastore della Diocesi ha presieduto la Santa Messa solenne desiderando far sentire al sacerdote decano della Diocesi tutta la vicinanza, l’affetto ed il ringraziamento per quanto, in questi lunghi decenni di ministero, ha saputo spargere per la costruzione del Regno di Dio. Dagli entusiastici slanci della giovinezza alle trasformazioni della società, dalla grande stagione del rinnovamento post Vaticano II° alle sfide del mondo di oggi, la vita di don Lino è transitata attraverso questi passaggi con i suoi modi, il suo stile, le storie che Pescosolido ben conosce e per cui è diventato viva presenza nella quotidianità dei paesani avendo guidato generazioni di persone, benedette e santificate con i Sacramenti.
La vocazione di ognuno si modula tra servizio fedele alla Parola di Dio e compimento delle sue promesse – ha affermato il Vescovo nel corso dell’omelia – promesse che non riuscirebbero ad incarnarsi senza la disponibilità generosa di uomini e donne dal cuore libero e generoso. Dio continua a fidarsi di noi e della sua Chiesa per generare Cristo che salva e guarisce in questa nostra umanità ferita dal peccato e dalle molte sofferenze. La dedizione di don Lino e la costanza nel ministero sacerdotale sono da sprone per le nuove generazioni, in particolare per i giovani in discernimento vocazionale o che già hanno intrapreso il percorso verso il sacerdozio: come Maria ognuno sappia essere sempre aperto all’irruzione di Dio che non chiede l’impossibile ma a cui tutto è possibile.
Don Maurizio Marchione