Festeggiamenti in onore di S.Rocco a Rocca d’Evandro
La comunità di Rocca d’Evandro nel nome del Santo Protettore si è riunita nella piazza antistante la chiesa di S.Maria Maggiore con fede, devozione, canti e preghiere insieme al Vescovo Gerardo e ai sacerdoti per manifestare l’amore cristiano secondo il comandamento del Signore e l’esempio del Santo Patrono.
S.E. il Vescovo, dopo aver ricordato la tristissima perdita di Don Adamo, figlio della terra roccavandrese, nell’omelia ha esortato i fedeli a perseverare nella carità cristiana nella sequela della parola di Gesù, così come aveva fatto S.Rocco che ha dedicato tutta la sua vita all’amore fraterno nella ricerca continua di Cristo nel prossimo. La vita del Santo è stata la traduzione concreta e vissuta di ciò che è scritto nel Vangelo e che Gesù ci insegna, cui ha fatto eco la prima lettera degli Atti degli Apostoli dove siamo chiamati a vivere gli uni con gli altri: chi non ama non ha conosciuto Dio. E non c’è conoscenza di Dio senza Gesù, come non c’è conoscenza di Gesù senza il Vangelo, e non c’è conoscenza del Vangelo senza la Chiesa, come pure non c’è Chiesa senza il suo popolo che siamo noi. Conoscere Dio è imparare ad amare. Gesù ci ha consegnato il nuovo comandamento: “amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi”. E San Rocco ha fatto della sua vita un dono agli altri. La sua meta era “l’altro”, il suo punto di arrivo erano i poveri e l’incontro con gli altri con tutti i sacrifici che ciò comportava.
Dopo la celebrazione Eucaristica, il popolo ha manifestato la gioia della propria fede e devozione al Santo Patrono con il passaggio della preziosa reliquia del Santo attraverso le vie del centro storico. L’animazione dei canti e il coro di voci che saliva festoso al cielo sono stati segni evidenti della spiritualità della comunità roccavandrese.
Maurizio Facchini e Simona Fiorillo