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Inizio ministero di don Emanuele Secondi

In una solenne celebrazione il Vescovo ha introdotto il nuovo Parroco nella Concattedrale di Cassino

 

Domenica 30 maggio, nella solennità della SS. Trinità, il Vescovo Gerardo Antonazzo ha introdotto Don Emanuele Secondi nel nuovo ministero assegnatogli, di Parroco della comunità della Concattedrale di Cassino. L’attesa, già nei giorni precedenti e ancor più man mano che la chiesa accoglieva i partecipanti alla celebrazione, era palpabile, come pure l’emozione. Pronto il Coro dell’Azione cattolica parrocchiale, pronti i ministranti, pronte le autorità intervenute, il Sindaco di Cassino Enzo Salera e quella di Pico, dott.ssa Ornella Carnevale, con rappresentanze delle rispettive amministrazioni. Don Emanuele, infatti, è stato finora Parroco a Pico, prima di ricevere il nuovo incarico. Appena giunti, il Vescovo e Don Emanuele, salutati i presenti, sono andati ad inginocchiarsi davanti al SS.mo prima di prepararsi per la celebrazione.

Quando in processione sono usciti dalla sagrestia per dare inizio alla Celebrazione Eucaristica, l’emozione è salita nell’interessato, nei suoi cari, nei parrocchiani, in Don Salvatore Papiro, parroco uscente, da poco rientrato dopo mesi di assenza per motivi di salute, che si sta riprendendo pian piano e che ha ricevuto un forte e affettuoso abbraccio dal Vescovo appena si sono incontrati. Don Maurizio Marchione ha dato lettura del decreto di nomina firmato il 23 maggio scorso (solennità della Pentecoste) dal Vescovo, che poi ha dato incarico al nuovo parroco di aspergere lui con l’acqua santa tutta la comunità dei fedeli e di incensare l’altare.

Nell’omelia Antonazzo, dopo aver dichiarato tutto l’affetto, la stima e la gratitudine a Don Salvatore e dato il benvenuto a Don Emanuele in questo “inizio di ministero pastorale”, ha mostrato come il mistero della Trinità sia il mistero della Chiesa. Per quanto peccatori e fragili, noi veniamo dalla Trinità e siamo rivelazione del suo mistero. Se non fosse così, la Chiesa sarebbe solo un’organizzazione umana. Noi siamo chiamati da Dio ad essere chiesa, mistero della Trinità. Infatti la Chiesa deve vivere a immagine e somiglianza della Trinità, Colui che ama, l’Amato e lo Spirito di Amore. La Chiesa perciò deve essere in comunione. Se c’è divisione, è opera del diavolo, “colui che divide”. La missione della Chiesa è di non restare chiusa in sé, ma essere nel mondo come “l’anima del mondo”, missionaria come sono missionarie le tre Persone divine. Rivolgendosi a Don Emanuele, ha aggiunto: “Ora il Signore ti affida questa comunità, io ti ringrazio per la docilità con cui hai accolto l’invito”, che prevede un legame peculiare con il Vescovo diocesano, essendo questa chiesa, Concattedrale. Affidiamo tutti insieme, ha esortato, il nostro Don Emanuele alla SS.ma Maria Assunta, qui particolarmente venerata.

Toccante, subito dopo, il rinnovo delle promesse sacerdotali fatto da Don Emanuele in ginocchio davanti al Pastore. Dopo l’Eucaristia, che il Vescovo Gerardo e Don Emanuele hanno distribuito all’assemblea, è stato il momento dell’insediamento vero e proprio: il nuovo Parroco ha così simbolicamente preso possesso della sede. Bellissime parole sono venute dal Sindaco di Cassino, che ha accolto, a nome anche di tutta la città, Don Emanuele raccomandandogli in particolare la tradizione tanto amata dai cassinati della devozione della Madonna Assunta. Altri accenti particolarmente toccanti sono venuti da Don Salvatore che con commozione ha ringraziato il Signore prima di tutto, e poi il Vescovo, i fedeli per le preghiere e l’affetto che nei mesi scorsi non gli hanno fatto mai mancare, Don Crhétien, che nella sua assenza ha portato avanti tutto il lavoro della parrocchia e a tutti ha chiesto comprensione per la sua debolezza che non gli consente di “agitarsi”. Una bimba ha consegnato al nuovo parroco un mazzo di fiori e lui, insieme a Don Salvatore, li ha deposti davanti alla statua dell’Assunta, come una preghiera. Infine il discorso di Don Emanuele, pieno di gratitudine, di fede, di umiltà nel ringraziare tutti e nel promettere il suo impegno e la sua dedizione. Ha chiesto di accoglierlo così come è, come Gesù morente affidò sua Madre a Giovanni e Giovanni “la prese con sé”, con semplicità. Ognuno di questi discorsi, così sentiti, è stato salutato da fragorosi applausi, creando così un’atmosfera affettuosa e familiare di vera comunità.

Al termine, Don Maurizio ha dato lettura ufficiale del verbale della celebrazione, facendolo firmare sull’altare dall’interessato, da due testimoni laici e dal Vescovo. La comunità diocesana si unisce a quella  parrocchiale nel fare a Don Emanuele Secondi gli auguri più vivi e sentiti, ed eleva alla SS. Trinità un’intensa preghiera perché il suo nuovo ministero cassinate possa essere ricco di grazie di frutti spirituali.

Adriana Letta