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2 Novembre 2021 – Commento al Vangelo

Martedì – Commemorazione di tutti i fedeli defunti (Mt 25,31-46)

Parola del giorno: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi”

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».

 

Invito eccezionale, ma anche definitivo.
Quello che porta con sé la ricompensa di tutta una vita
vissuta in sintonia con la volontà di Colui che concede
il premio a ogni fatica e pienezza a ogni speranza.
L’invito supera la benedizione e offre un’eredità:
quella del regno preparato per tutti quelli i quali
conservandosi fedeli all’alleanza
stabilita, per sua bontà, da Dio con ogni uomo,
pur senza troppi meriti si son fidati della sua parola
e hanno saputo, talvolta senza neppure riconoscerlo,
vivere quello che egli ha chiesto alla presenza di Gesù
che si è presentato a loro sotto velate spoglie.
Per gli uni e per gli altri il finale comporta un sorpresa,
ma la conclusione tirata da Gesù sta nel fatto
che avrà il regno solo chi si sarà fidato della sua parola.
Provvederà lui stesso a… riconoscerli!