Il Vescovo Gerardo celebra nella Concattedrale di Cassino
Particolarmente solenne la Messa del giorno di Natale nella Concattedrale di Cassino, non solo perché Messa di Natale ma anche perché Pontificale presieduto dal Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo. Quando la processione introitale è giunta davanti all’altare, il Vescovo, secondo il rito, ha incensato l’altare, la Croce ed il Bambinello, esposto con onore tra luci, drappi e fiori, mentre il coro cantava. E subito il cuore di ognuno ha gioito, il Natale fa sempre questo effetto di stupore, di commozione e di gioia, mistero che non si comprende ma “si sente” come vero e consolante.
Dopo le letture liturgiche, il Vescovo ha iniziato a parlare dicendo “Cari amici” e ha introdotto così il discorso sull’amicizia tra Dio e uomo. È un’amicizia speciale, Dio addirittura ha abbandonato il linguaggio degli angeli per adottare quello umano, perché non è venuto sulla terra “in sembianze umane” ma proprio come uomo, con carne umana, tanto che quando parlava alle persone, esse sentivano parole umane e comprendevano quello che Egli diceva. Questo Bimbo qui rappresentato che oggi veneriamo è proprio Dio, figlio di Dio che ha preso la natura dell’uomo: perciò l’evangelista Giovanni afferma: “Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. È un mistero, un paradosso difficile da comprendere. D’altronde la religione cristiana è la religione dei paradossi: il Deus absconditus e il Deus develatus, l’apparente ignominiosa sconfitta della Croce che si rivela strumento di salvezza per l’umanità intera. Il Bambino Gesù nasce perché poi con la Passione e la morte ci salverà e ci ridarà la figliolanza divina perduta. Per questo è nato, per vivere e riscattare il peccato e la sofferenza dell’uomo e salvarlo. Dalla mangiatoia alla Croce, è tutto un misterioso progetto di salvezza nato dalla straordinaria amicizia di Dio per l’umanità. Infatti la vera ragione del Natale si comprende a Pasqua con la morte e soprattutto la Resurrezione di Gesù.
Alla celebrazione Eucaristica, animata dal coro parrocchiale, erano presenti molti fedeli e le autorità cittadine, tra cui il Sindaco Enzo Salera, che ha portato insieme ad altri le offerte all’altare, e alcuni membri dell’Amministrazione comunale. Al termine, il Parroco Don Emanuele Secondi ha ringraziato caldamente il Vescovo per essere intervenuto. Dopo la benedizione conclusiva, il Vescovo ha ringraziato a sua volta, formulato auguri e salutato in modo speciale Don Giovanni Di Costanzo, 98enne parroco emerito di Villa Felice, presente al Pontificale di Natale. Il canto finale è stato accompagnato dalla zampogna di Marco Tomassi.
Adriana Letta