Cassino: una veglia di preghiera nella chiesa di S. Antonio per scongiurare la guerra
Preoccupanti le notizie che giungono dall’Ucraina, accorato l’appello di Papa Francesco all’Angelus di domenica 13 febbraio a pregare per la Pace: “Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio”. Così aveva detto. La Parrocchia di S. Antonio a Cassino ha raccolto immediatamente l’invito ed ha organizzato per lunedì 14 una Veglia di preghiera per la Pace in Ucraina. Alle 18.00 è stato esposto il Santissimo ed ha preso il via un’Adorazione Eucaristica molto ben preparata. Erano infatti stati scelti brani dal Vangelo, dalla Bibbia, dai Salmi, dal Messaggio di Papa Francesco, da quello di Papa Benedetto XVI, intervallati da spazi di silenzio, da canti e da preghiere, seguendo un percorso logico e di fede. Infatti si mostrava come Dio è la luce, portata all’uomo da Gesù ed ora sono le persone che lo seguono ad essere divenute esse stesse luce nel Signore. È Lui che libera per mezzo dello Spirito di verità e di pace gli oppressi e dona loro la capacità di diventare veri operatori di pace. L’uomo, proprio perché creato a immagine e somiglianza del Padre, può far progredire il mondo rinnovandolo nella giustizia e nella pace. Dunque, la pace è al tempo stesso un dono e un compito, un impegno. Il dono di Dio è per tutti, perciò tutte le persone sono portatrici di dignità inviolabile e “il dovere del rispetto per la dignità di ogni essere umano, nella cui natura si rispecchia l’immagine del Creatore, comporta come conseguenza che della persona non si possa disporre a piacimento”. Dio è amore e in Cristo noi tutti possiamo trovare le ragioni supreme per divenire paladini della dignità umana e costruttori di pace.
Dalla riflessione su tali temi, si è passati a formulare le preghiere dei fedeli, a cui tutti rispondevano: “Donaci la pace, o Signore” e si è pregato per la Chiesa ucraina, perché continui ad essere portatrice del messaggio di Cristo che apre alla pace e alla fiducia; per tutti i credenti ucraini, perché trovino nella preghiera la forza di superare ogni divisione, la fede e la speranza; per tutte le famiglie ucraine in situazioni difficili, perché lo Spirito Santo le sostenga nella riconciliazione; per le persone riunite in preghiera e per tutti i cristiani, perché lo Spirito Santo li aiuti e doni la franchezza nel testimoniare il vangelo della pace e della riconciliazione.
Al termine di queste invocazioni, il parroco Don Benedetto ha preso l’ostensorio ed ha impartito la Benedizione eucaristica percorrendo l’intera navata della chiesa perché ognuno si sentisse raggiunto da Cristo benedicente. Un momento, per tutti i presenti, particolarmente intenso e partecipato col cuore e con la mente per scongiurare il pericolo della guerra pregando e chiedendo con fiducia l’intercessione di Maria Vergine perché il Signore doni pace al mondo intero.
Adriana Letta