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L’Azione Cattolica diocesana torna in festa e guarda al futuro

La pandemia ci ha “allontanato” fisicamente per due anni.

Un tempo abbastanza lungo per sentire la nostalgia di stare insieme, nostalgia di giornate parrocchiali e diocesane trascorse insieme all’insegna dell’allegria e della convivialità.

Nostalgia di quei momenti allegri dove si canta e si balla, si ride e ci si stringe la mano.

Nostalgia dei giochi, di quelle attività movimentate, di preghiera condivisa e sentita, di pranzi al sacco consumati come i picnic, di risate e chiacchiere, di balli e canti.

Ed era appunto tanto il desiderio di incontrarsi, per trasformare la nostalgia in nuova realtà, che l’Azione Cattolica diocesana ha organizzato un incontro unitario con bambini, giovani e adulti sabato 11 giugno a Cassino nei locali della parrocchia di S. Pietro apostolo.

Oltre 100 i partecipanti accolti dal presidente diocesano Antonio Accettola, dai vicepresidenti degli adulti e dei giovani e dalla Responsabile Acr.

In arrivo da 14 parrocchie della diocesi: dai piccolissimi, che si sono divertiti e scatenati nei giochi pomeridiani, fino agli adulti con il socio più longevo che ha sfoggiato la sua tessera da giovane associato della Giac nel 1953 firmata nientemeno che dal presidente nazionale di allora Luigi Gedda.

“Con l’ACquolina nel cuore” questo lo slogan scelto che ha voluto esprimere tutta la voglia di rincontrarsi dopo lo stop forzato a causa del Covid.

Una giornata all’insegna della riscoperta dei 5 sensi, attraverso un percorso in diversi stands dove i partecipanti hanno potuto sperimentare con giochi, attività e apprezzati assaggi culinari:

Mani che accolgono, Occhi che guardano con amore, Orecchie che ascoltano e riconoscono melodie di Ac, il Gusto dei sapori di una volta, l’Olfatto per richiamare gli “odori” che parlano di Ac…

Anche il bel momento finale di preghiera comunitaria, guidato dall’assistente diocesano don Giuseppe Basile, ha avuto lo stesso filo conduttore e i partecipanti si sono riconosciuti veri testimoni di Gesù:

  • con le mani, per fare grandi cose;
  • con le orecchie, per ascoltare Colui che non ci abbandona mai;
  • con gli occhi, per guardare “oltre”;
  • con la bocca, per bene-dire;
  • con il naso, per sentire il profumo della comunità.

L’ospite d’eccezione, Anna Teresa Borrelli, già responsabile nazionale ACR, nel pomeriggio ha presentato una figura importante per l’Azione Cattolica: Armida Barelli.

Proclamata Beata da Papa Francesco il 30 aprile scorso, la Barelli è stata e continua ad essere un esempio attuale di forte spiritualità, di coraggio e testimonianza. Per volere di Papa Benedetto XV è diventata presidente nazionale della Gioventù Femminile nel 1918, permettendo alle giovani donne di essere laiche finalmente presenti nella vita della chiesa.

È stata tra i fondatori dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e a Roma dell’Ospedale poi dedicato a Padre Agostino Gemelli.

Nominata nel 1946 vicepresidente generale dell’Azione Cattolica Italiana da Papa Pio XII, ha fondato l’Opera Missionaria della Regalità, Istituto secolare di ispirazione francescana. Tra gli anni 18 e gli anni 50 nonostante le due guerre mondiali girò l’Italia in lungo e in largo per far conoscere l’associazione, che nel 1959 raggiunse oltre 3 milioni di iscritti.

Ed è con questo esempio di grande donna, credente e perseverante nella fede, che i partecipanti sono tornati a casa carichi e gioiosi, custodendo nel cuore le ore liete e feconde trascorse insieme.

Antonella Proia