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5 Novembre 2022 – Commento al Vangelo

Sabato – 31ª Settimana del Tempo Ordinario (Lc 16,9-15)

Parola del giorno: “Non potete servire Dio e la ricchezza”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

 

La vita è un continuo scegliere, e la scelta
suppone che si lasci sempre qualche cosa.
Talvolta si è costretti; e se tra due beni
si può scegliere il maggiore, tra due mali
bisogna scegliere il minore.
Ma nel caso qui proposto non siamo a questi estremi,
anche se – facendo bene i conti – come non si può
servire a due padroni, così – è Gesù stesso ad affermarlo –
non si può servire Dio e la ricchezza.
E se anche, davanti a questa scelta, ci fosse
chi rimane ad esitare perché adescato dalla tentazione,
sempre pronta a offrire illusione e adescamento,
la fede è pronta a sostenere
la scelta di chi decide di servire Dio,
tenendo conto che gli estremi non si incontrano.