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Cassino

Una giornata di gioia e divertimento nella “Festa d’autunno” a San Giovanni

 

La festa comunitaria, dopo l’open day, ha richiamato tanti parrocchiani, famiglie al completo, nonni e bambini

 

Incontrarsi, raccontare, condividere per dimostrare anche che le diverse stagioni della vita possono divertirsi insieme. Tutto questo è stata la Festa d’autunno organizzata dalle varie realtà della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista di Cassino. Dopo la festa dell’open day di settembre, domenica scorsa il giardino della parrocchia ha accolto di nuovo tanti parrocchiani, che hanno risposto all’invito rivolto dal parroco don Giovanni De Ciantis. Famiglie al completo, nonni e bambini. Ognuno di loro ha portato, oltre al pranzo al sacco, l’allegria e la gioia dello stare insieme. I parrocchiani si sono radunati nel cortile per condividere il pranzo domenicale e anche per degustare le prelibatezze autunnali: castagne, innaffiate da buon vino locale, e pizze fritte preparate dalle sapienti mani delle donne e dagli uomini del Comitato Festa, ai quali sono accorsi in aiuto anche i più piccoli, desiderosi di offrire il loro piccolo contributo. Ai giovani dell’Azione Cattolica e alle catechiste invece il compito di animare la giornata con i balli mentre lo spettacolo, accompagnato da buona musica, è stato affidato alle voci di Tiziana e Gianluca, che hanno coinvolto tutti con un vasto repertorio di canzoni di ieri e di oggi. Insomma, ognuno dei presenti ha fatto la sua parte offrendo il proprio servizio. La giornata ha avuto inizio con la celebrazione delle ore 11.00 come racconta il parroco. “È stata una giornata emozionante, iniziata con la partecipazione all’unica mensa che è la mensa dell’Eucarestia. Al termine della messa, tutti si sono trasferiti all’esterno per partecipare all’altra mensa: il picnic parrocchiale con piccoli, grandi e nonni felici di stare insieme, parlare, ballare, mangiare e nutrirsi anche di quella relazione che è diventata fondamentale. Ci siamo saziati del volto del Signore, ma abbiamo anche imparato a guardarci negli occhi per stare insieme. I piccoli – continua il sacerdote – hanno giocato e sono stati punti di riferimento e di gioia. Sono contento perché ho visto tutte le realtà partecipare. Il mio grazie – conclude don Giovanni – va a coloro che dietro le quinte hanno lavorato umilmente e in silenzio per la buona riuscita dell’evento”.