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Una Messa Gospel

Nella Parrocchia di San Pietro Apostolo a Cassino per l’Ascensione

 

Una Messa speciale, nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo in Cassino, quella prefestiva dell’Ascensione, sabato 20 maggio, perché l’animazione musicale della liturgia è stata affidata al Coro GADS (Gospel and Different Sounds) diretto da Fabio Pacitti. Non solo la novità, ma il canto stesso, accompagnato da una musica insolita e coinvolgente, hanno subito destato un’attenzione notevole tra i fedeli presenti. È una musica che ha una sua storia particolare la “gospel music”, musica religiosa Afro-Americana basata su grandi cori di chiesa, nata dagli antichi canti spontanei durante le giornate di lavoro della schiavitù negli Stati Uniti d’America, spesso nei campi di coltivazione del cotone. Una musica di ispirazione spirituale, con forme spontanee di devozione religiosa, che affonda le sue radici nella vita di persone provate dal dolore, in situazioni di grave disagio, che si rivolgono a Dio. D’altronde il termine gospel, in inglese, significa Vangelo, buona novella, “Parola di Dio”: i testi infatti, si ispirano alla Bibbia e soprattutto ai Salmi. Ed è una musica ritmata e coinvolgente, su cui nei decenni si è svolta anche un’ampia ricerca musicale e vocale non più solo in campo religioso. Ma la sua identità originaria è di ispirazione spiritual e di argomento cristiano. E tutto questo si sente, anche se non si conosce l’origine di tale musica.

In una domenica in cui si celebra Gesù che, Risorto, “ascende tra canti di gioia”, proprio tale gioia fiduciosa e festosa si è sprigionata dai canti del Coro, accompagnato alla tastiera da Antonio Spigola e Gianluca Bertolami, dal canto di ingresso fino a quello finale.

Intensa e profonda, come sempre, l’omelia del celebrante Don Nello Crescenzi, tale da motivare, avvalorare e ampliare ulteriormente la tensione spirituale presente. Commentando il Vangelo (Mt 28,16-20), ha fatto notare come Gesù invia gli Apostoli, a cui aveva dato tutti i suoi insegnamenti ma che vede ancora dubbiosi e certamente imperfetti, e dice loro: «Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli… Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Li manda, ma garantisce loro la sua vicinanza e così fa con noi, che non siamo perfetti ma ugualmente siamo chiamati a testimoniare. Al termine della celebrazione, ha voluto ringraziare particolarmente il Coro, per aver infuso un’energia e una gioia forte: veramente Gesù è Risorto! Veramente è asceso al cielo!

Potremmo dire che ciò che esprimeva il Salmo 46, cantato da una solista con risposta del Coro, è stato ben espresso dalla musica: l’invito a acclamare con grida di gioia il Signore, a battere le mani, a cantare inni con arte, perché “Dio è re di tutta la terra, regna sulle genti, siede sul suo trono santo”.

Ecco perché l’assemblea dei fedeli, dopo l’esecuzione degli ultimi canti, i più festosi, ha espresso la sua gioia e ammirata gratitudine con uno scrosciante applauso.

Adriana Letta