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Castelliri, riapre la chiesa Santa Croce

La cerimonia inaugurale, presieduta dal vescovo Antonazzo insieme con don Giuseppe Basile, amministratore parrocchiale, si terrà il 3 giugno prossimo.
L’edificio sacro torna ai fedeli dopo tre mesi di restauro

 

Sabato prossimo, 3 giugno, tornerà ad essere aperta al culto la chiesa parrocchiale Santa Croce di Castelliri. Per la cerimonia inaugurale il vescovo Gerardo Antonazzo busserà alle porte dell’edificio sacro – un atto suggestivo che a Castelliri ha già compiuto nella tappa parrocchiale della sua prima Visita pastorale alla Diocesi -, farà ingresso nell’aula liturgica completamente rinnovata e, dopo la benedizione, celebrerà la santa Messa insieme con l’amministratore parrocchiale don Giuseppe Basile, da otto anni alla guida della comunità. Dopo tre mesi di chiusura per il restauro, i fedeli castellucciani riavranno la possibilità di continuare ad essere chiesa in un luogo tanto caro.

I lavori, realizzati dalla ditta Ditta Zovini SRL di Castelliri con il contributo 8 per mille alla Chiesa Cattolica, hanno interessato l’interno e l’esterno dell’edificio, dal tetto al pavimento, necessari di un tempestivo recupero. Il fondo destinato dalla Cei è pari al 70%, mentre il restante 30% proviene da una raccolta in corso tra i cittadini castellucciani, compresi gli emigrati dell’Associazione culturale di Castelliri in Toronto (Canada).

La chiesa, che sorge su una collina distante circa 20 chilometri da Frosinone, si trova al centro della cittadina di 3500 abitanti. La storia dell’edificio sacro comincia nel 1937 per sostituire la chiesa distrutta dal terremoto del 13 gennaio 1915. Qui sono custodite due schegge di legno della croce di Cristo, incastonate all’interno di una croce di cristallo di rocca, realizzata a fine Cinquecento, su commissione del cardinale Cesare Baronio, che inizialmente l’ebbe destinata al Convento dei frati cappuccino di Sora, per rimanere infine a Castelliri.

Andrea Pantone

Foto di Anita Giovannone