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7 Ottobre 2023 – Commento al Vangelo

Sabato – 26ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 10,17-24)

Parola del giorno: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate,
ma non lo ascoltarono».

 

La gioia che Gesù legge
sugli occhi dei reduci dalla missione
appena esercitata non sorprende Gesù
ma gli è di sprone per aiutarli ad allargare il campo
e cogliere un segreto che – quello sì – è motivo
di una gioia grande.
Godere del successo sui demoni
è poca cosa per Gesù rispetto al fatto
che i loro nomi sono scritti nel cuore di Dio.
E la beatitudine con la quale conclude
parlando loro in disparte mira a confermarlo.