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Caritas

Lo sguardo sugli ultimi

In vista della VII Giornata mondiale dei poveri, a Cassino mercoledì 15 novembre un convegno Caritas per volontari ed operatori della carità

 

Si celebrerà domenica 19 novembre 2023 la settima edizione della Giornata mondiale dei Poveri. In vista dell’occasione che coinvolgerà mani e preghiere di pastori e fedeli nelle diverse comunità in Diocesi, mercoledì 15 novembre approderà al secondo appuntamento il convegno itinerante Caritas dal titolo, in questa nuova tappa, “Con lo sguardo oltre… per costruire la speranza”. L’incontro, che si terrà dalle 17 nella Sala degli Abati del Palagio Badiale di Cassino in piazza Corte e coinvolgerà le zone pastorali di Cassino e Cervaro, è rivolto a volontari e operatori della carità, assistenti sociali e associazioni presenti nelle due circoscrizioni geografiche della Chiesa locale.
Dopo i saluti di Simone Costanzo, presidente del Consorzio Comuni del Cassinate e del sindaco di Cassino, Enzo Salera, prenderanno la parola, durante il convegno che sarà moderato dallo psicologo e sociologo Luigi Pietroluongo, gli animatori don Aniello Crescenzi, il dott. Luigi Maccaro, assessore alla Politiche sociali del comune di Cassino, e mons. Antonio Lecce, ultimo vicario generale della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo.
L’iniziativa si pone in ausilio alla “Chiesa in uscita”, in cerca di nuove strade di evangelizzazione, secondo lo stile della sinodalità, per favorire l’incontro dei protagonisti del sociale nella progettazione di strategie progettuali in contrasto delle tante nuove forme di vulnerabilità umana. Tra gli obiettivi fondamentali dello strumento itinerante offerto dal convegno una presa di coscienza della propria “identità” missionaria concretamente a servizio del prossimo e un conseguente “cambiamento di mentalità” che permetta di interpretare e soddisfare i bisogni della situazione vitale vera e quotidiana del nostro tempo.
Nel Messaggio diffuso per la giornata di quest’anno, che trae il suo titolo dalla citazione del Libro di Tobia «Non distogliere lo sguardo dal povero», papa Francesco guarda al dilagare sempre più impetuoso del fenomeno della povertà, che alza sempre più forte il grido del sostegno e della solidarietà: «Un fiume di povertà attraversa le nostre città e diventa sempre più grande fino a straripare; quel fiume sembra travolgerci, tanto il grido dei fratelli e delle sorelle che chiedono aiuto, sostegno e solidarietà si alza sempre più forte». Il Pontefice poi si sofferma anche sul rischio di assuefarsi all’emergenza povertà, tacitando la voce di chi la subisce, relegando ad un angolo quanti sono vittime di un divario sempre insostenibile e incolmabile nel mondo opulento e di un cambiamento culturale che tende, specie presso i giovani, a marginalizzare i poveri o le “nuove povertà” perché lontani dai modelli di vita attuali che risentono dello scollamento tra realtà virtuale e vita reale. Occorre considerare, inoltre, come, accanto alle tradizionali forme di povertà, si assiste ad una crescente differenziazione della povertà stessa. Così si è espresso il Santo Padre: «Viviamo un momento storico che non favorisce l’attenzione verso i più poveri. Il volume del richiamo al benessere si alza sempre di più, mentre si mette il silenziatore alle voci di chi vive nella povertà. Si tende a trascurare tutto ciò che non rientra nei modelli di vita destinati soprattutto alle generazioni più giovani, che sono le più fragili davanti al cambiamento culturale in corso. Si mette tra parentesi ciò che è spiacevole e provoca sofferenza, mentre si esaltano le qualità fisiche come se fossero la meta principale da raggiungere. La realtà virtuale prende il sopravvento sulla vita reale e avviene sempre più facilmente che si confondano i due mondi. I poveri diventano immagini che possono commuovere per qualche istante, ma quando si incontrano in carne e ossa per la strada allora subentrano il fastidio e l’emarginazione». Sulla scorta del Messaggio di papa Francesco in molte comunità delle varie zone pastorali della Diocesi sono previste intenzioni di preghiera durante le Messe, programmate raccolte di viveri e di offerte in denaro, predisposte iniziative di sensibilizzazione. In Diocesi il Centro di Ascolto e l’Osservatorio continuano ad essere “un’antenna” sul territorio che monitora l’incidenza della povertà.

Andrea Pantone