Il pellegrinaggio della Concattedrale di Aquino ha avuto come meta la città di Viterbo
Una visita ai luoghi di san Tommaso d’Aquino. C’è anche Viterbo tra le località legate alla figura, al passaggio, al dimorare, sia pure transitorio, del Dottore Angelico, che nella diocesi di Sora-Cassino-Aquino- Pontecorvo viene quest’anno celebrato nel VII anniversario della sua canonizzazione.
Mentre prosegue il Triennio Tomistico (2023-2025) e l’Anno giubilare in atto, durante il quale il fedele può ricevere l’indulgenza plenaria visitando la prima chiesa al mondo eretta a Roccasecca in onore del Santo o la Concattedrale che gli è dedicata in Aquino, quest’ultima comunità continua a vivere iniziative, per commemorarne, a livello parrocchiale, la grandezza e la santità.
Tra i recenti eventi programmati si colloca un pellegrinaggio nella città viterbese, raggiunta il 13 novembre scorso da circa cinquanta fedeli provenienti da Aquino, guidati dal parroco don Tommaso Del Sorbo, da mons. Luigi Casatelli, ex vicario generale della Diocesi, ex parroco nella città di san Tommaso, storico attento agli eventi della Chiesa locale, dai tempi più remoti ammaliato estimatore del Doctor Angelicus.
A motivare il pellegrinaggio è stata la notizia dell’esistenza nel centro storico di Viterbo di una chiesa e di un pulpito da cui san Tommaso d’Aquino predicò a masse di chierici e fedeli: l’edificio in questione è lo stupendo tempio romanico di Santa Maria Nuova, dove il Santo, con ogni probabilità, dovette anche aver celebrato l’Eucaristia. È il tempo in cui tra i successori di Pietro a risiedere nella Città dei papi era Clemente IV: durante il suo pontificato, forse nel 1267, è storicamente provato che san Tommaso d’Aquino raggiunse Viterbo, come già altre volte (1219/1220 – 1244, 1261), e predicò dal pulpito di santa Maria Nova per la pace dei Viterbesi con gli Orvietani. Sul pulpito un’iscrizione ne fissa il ricordo: An(no) D(omini) MCCLXVII / D(ominus) Thomas Aq(uinas). In quei tempi san Tommaso, molto probabilmente, fu ospite del Convento di Santa Maria in Gradi, dove, secondo alcuni studiosi, avrebbe composto parte della Summa Theologiae.
Qui i fedeli hanno celebrato Messa, ascoltando nell’eco fra le pietre di quei luoghi e monumenti ancora vivida la voce di Tommaso, che invita a cercare la vera sapienza, che è Cristo. Nel pomeriggio, i pellegrini hanno mosso verso il Palazzo dei papi e il Duomo, residenza obbligata dei pontefici a causa lotte fra Guelfi e Ghibellini, da Alessandro IV a Martino IV.
Andrea Pantone