La provocazione del Vescovo: «Immaginiamo il Presepe senza la statuetta del Bambino Gesù. La culla lasciamola vuota. Se cerchi il Bambino, lo trovi a Messa»
Il mio augurio per Natale quest’anno passa attraverso una provocazione: il Presepe ha bisogno urgente di restauro. Facciamolo insieme, diamoci una mano. Sì, perché spesso è solo rappresentazione artistica, senza riferimento ad alcuna dimensione religiosa. Sembra non parlare di Dio, ma solo di arte, manualità, bravura tecnica, “opera delle mani dell’uomo” (Sal 115,4). Si plaude all’artista, ma non più al Dio che viene. Il Presepe è spesso elemento artistico offerto al circuito del turismo religioso, roba da “visitatori” incuriositi, ma poco devoti. Non di rado è sottoposto a logiche mondane di commercio e di pubblicità consumistica. Siamo interessati ai Presepi quanto la visita ad una galleria di opere d’arte. Restaurare il Presepe è restituirgli il suo valore religioso, il suo rimando al sacro, per riscoprire il Dio che viene a restaurare la nostra umanità degradata. Continua a leggere in Pdf il Messaggio per Natale.