Nella Concattedrale di Cassino, il 25 dicembre, la Celebrazione del Pontificale presieduta dal Vescovo
Dopo le celebrazioni prenatalizie – quella vigiliare vespertina e quella sempre suggestiva della notte – svoltesi in tutte le parrocchie – lunedì 25, giorno del Natale del Signore, è stato il Vescovo Gerardo Antonazzo a giungere nella Concattedrale di Cassino a presiedere il Pontificale della Solennità del Natale. Accolto dal Parroco Don Emanuele Secondi, il Vescovo Gerardo, nonostante la voce rauca per l’evidente infiammazione, ha voluto essere presente, come da tradizione, in un giorno tanto importante. Nell’incensare l’altare e il Bambinello, molto ben esposto con onore davanti all’altare, si è fermato un momento in preghiera, poi ha proseguito. Anche il presepe allestito nella chiesa e l’addobbo dell’ambone – l’altare della Parola! – erano stati predisposti con grande cura, creando effetti di gioiosa bellezza.
Nella sua profonda omelia il Vescovo ha tenuto a sottolineare l’incipit del Vangelo del giorno: “In principio era il Verbo” (Gv 1,1-18), sostenendo che importanti per tutti gli esseri umani sono tre principi: l’inizio della Creazione, la creazione dell’uomo, culmine e compimento della Creazione e infine la nascita di Gesù. Solo allora l’uomo, che prima era solamente una creatura, acquisisce, oltre alla vita naturale, anche una vita soprannaturale, divenendo figlio di Dio. Essere toccato dal divino rende l’uomo più uomo, fa crescere la sua umanità, rendendola migliore. E questo si è verificato solo con la nascita di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo. Da allora ogni uomo è chiamato anche a vivere da figlio di Dio, così noi tutti dobbiamo vivere.
Una folla di fedeli molto raccolti ha partecipato alla celebrazione: attivi e partecipi hanno collaborato i chierici, dai grandi ai piccoli e anche piccolissimi, i cantori, i lettori dei brani liturgici del giorno, i portatori delle offerte, tra cui il Sindaco della città Enzo Salera, consegnate nelle mani del Vescovo. Tutti hanno collaborato prima, durante e dopo.
Al termine della celebrazione, Don Emanuele ha voluto ringraziare il Vescovo Gerardo, il Sindaco ma anche tutta la comunità parrocchiale e i collaboratori più stretti, formulando auguri per tutti loro e per le loro famiglie. Dopo la Benedizione solenne, una piacevole nota di colore è venuta dal suono della zampogna del bravissimo Marco Tomassi, un vero maestro, che ha fatto rivivere per qualche minuto atmosfere antiche tipicamente natalizie.
Adriana Letta