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Celebrazione eucaristica per gli Insegnanti Rc

Un momento per pregare insieme, sentirsi uniti, in spirito d’amicizia

 

Il giorno 29 dicembre 2023, nella Chiesa di S.Maria della Stella in Broccostella, addobbata a festa per il periodo natalizio, si è svolta una celebrazione eucaristica particolare per gli Insegnanti di Religione della nostra Diocesi.

La S. Messa è stata presieduta dal Direttore dell’Ufficio Scuola don Nello Crescenzi, concelebranti Don Ercole Di Zazzo (parroco della Chiesa di S. Maria della Stella) e don Cristian Di Silvio. Quale modo più opportuno per ritrovarsi, pregare insieme, darsi gli auguri, uniti in spirito d’amicizia.  Il momento più profondo che ha dato a tutti i presenti nuovi spunti su cui meditare è stata, dopo proclamazione della Parola di Dio, l’omelia di Don Nello.

La sua riflessione si può suddividere in due parti, la prima tutta centrata sul mistero dell’Incarnazione che è uno dei misteri più grandi della nostra fede, e su tre parole, tre facoltà del genere umano riferite a questo mistero: “memoria”, “intelligenza”, “volontà”. La memoria per meditarlo e metterlo al centro della nostra vita, l’intelligenza per conoscerlo e amarlo; infine la volontà per scegliere, per fare scelte consapevoli, cioè mettersi dalla parte del Signore, piuttosto che dalla parte del mondo del tentatore.

La seconda parte dell’omelia prende spunto dal brano del Vangelo del giorno “La Presentazione di Gesù al Tempio”. Una famiglia del popolo, Maria e Giuseppe presentano il proprio Bambino Gesù al Tempio e Simeone accoglie e riconosce in Gesù la verità, il Messia. Don Nello focalizza l’episodio in una parola chiave: “discernimento”. La capacità di discernere la realtà, è ciò che accade a Simeone nel momento in cui Maria e Giuseppe gli presentano il Bambino, è riuscito a discernere in quel Bambino il vero Messia, i suoi occhi stavano vedendo la vera Salvezza, il compimento della promessa di Dio al popolo d’Israele.

Molto spesso noi chiediamo che il Signore ci mandi dei segni, poi magari siamo distratti per poterli riconoscere e discernere. Discernere il bene dal male, discernere la verità dalla menzogna. Questo discernimento ci permette poi di dire una parola profetica; infatti Simeone pronuncerà una profezia a Maria “Anche a te una spada trafiggerà l’anima”, questo Bambino è segno di contraddizione tra i popoli. Questo è molto importante perché il discernimento serve poi per dire una parola a nome di Dio. Nella realtà noi siamo chiamati a profetizzare, non nel senso di prevedere il futuro, ma nel senso di parlare a nome di Dio e dire anche una parola scomoda sulla realtà per indicare il bene. Discernimento non fine a se stesso, ma perché possa poi diventare una profezia sul mondo, sulla realtà, sulla storia orientandola verso Dio.

Ed è questo il messaggio su cui riflettere, meditare e ripartire, per noi insegnanti di religione. Ricominciare dal discernimento a scuola con i nostri ragazzi, nelle nostre famiglie, nella nostra quotidianità; anche se può causare a volte sacrificio, sofferenza, dolore, anche se può metterci in crisi, se costa rinunce ad accomodamenti, o ad apparente benessere. La nostra testimonianza d’insegnanti RC autentici, il nostro essere cristiani deve avvicinare, orientare al bene sempre e far riscoprire ciò che è il bene alla luce del mistero dell’Incarnazione che ogni anno ci rinnova, e nella riscoperta rendendola attuale, della Parola di Dio. Questo è l’augurio per questo nuovo anno appena iniziato, un invito al discernimento che possa diventare anche per noi parola che profetizzi, che guidi e accompagni nel nostro lavoro, nelle nostre relazioni, nella realtà che ci circonda.

Per concludere, nel rinnovare gli auguri a tutti gli insegnanti, il Direttore dell’Ufficio scuola ha comunicato un’entusiasmante notizia: da un’indagine richiesta dalla Conferenza Episcopale Italiana risulta che, nella nostra Diocesi , il numero dei ragazzi che si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche  è molto alto (oltre il 96%): ciò può voler  dire anche  che i valori autentici, le tradizioni, il vivere secondo principi cristiani  restano abbastanza forti ; questo ci riempie di speranza e gioia, ma esige un impegno ancora maggiore  e una testimonianza  sempre più credibile.  Con rinnovata amicizia e gratitudine, don Nello ha augurato anche un grande in bocca al lupo per il concorso d’immissione in ruolo per IdRC, il cui bando sembra ormai di imminente pubblicazione, e gli insegnanti ringraziano  con altrettanto  gratitudine il Signore, che possa accompagnarli  e illuminarli sempre, in questa delicata missione di essere maestri perché innanzitutto testimoni.

Franca Simone