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28 Giugno 2024 – Commento al Vangelo

Venerdì – 12ª settimana del Tempo Ordinario (Mt 8,1-4)

Parola del giorno: “Quando Gesù scese dal monte …”

Dal Vangelo secondo Matteo
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!».
E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del giorno: “Quando Gesù scese dal monte …”

Era salito sul monte e le folle lo avevano seguito.
Nel lungo discorso della montagna
ha proclamato la legge del Regno
e lo ha fatto insegnando. E’ il Maestro
e su quel monte otto volte risuona la parola beati
per tutti coloro che vogliono essere figli di Dio.
Ora Gesù scende dal monte
e le folle ancora una volta lo seguono,
hanno ascoltato e si sono stupite del suo insegnamento,
ora vogliono vedere cosa fa, come opera…
All’insegnamento seguono le guarigioni, alle parole i fatti.
Il monte simbolicamente rappresenta la cattedra
da cui il maestro parla con tutta la sua autorità,
ma ciò che rende credibili la sue parole
sono i gesti e le azioni.
L’autorità diventa servizio all’umanità sofferente,
bisognosa di salvezza nel corpo e nello spirito.
Il Maestro scende dal monte
e diventa testimone di misericordia
si mischia alla gente,
cerca le persone più emarginate e scartate
per ridare salute e soprattutto libertà e dignità.
Questa è l’opera di Dio.