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Iniziata la Peregrinatio dell’Assunta

Cassino, 9 luglio, nella Concattedrale Messa all’alba e processione fino alla parrocchia di S. Pietro Apostolo

 

Momento prezioso di spiritualità e di fraternità sociale, cammino per purificare il cuore

La tradizione del 9 luglio dedicato dalla città di Cassino alla Vergine Maria Assunta in cielo, è stata rispettata e vissuta con grande devozione e folta partecipazione, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione civica. D’altronde questo è l’anno in cui si è celebrato l’80° anniversario della distruzione della città e dell’abbazia e non si può non considerare che se fu raso al suolo l’abitato, significa che andarono in rovina anche le chiese – imprescindibili punti di riferimenti per le singole persone e per le comunità – e quanto contenevano. Infatti anche la venerata antica statua dell’Assunta sparì sotto le macerie della chiesa. E fu un dolore enorme per la popolazione, da secoli devota all’Assunta. Ma un sacerdote con alcuni uomini di buona volontà cercò e cercò, con intrepido coraggio, in un totale sconvolgimento che rendeva impossibile orientarsi, e infine ritrovò, con emozione indicibile, la statua tanto amata: sepolta dai detriti ma essenzialmente intatta. La Madre dei cassinati aveva subito anche lei la tragedia devastante della guerra, ma ora era di nuovo con loro e questo fu un motivo di gioia e di speranza, anzi di vera “resurrezione”, che diede agli sfollati tornati sulla loro terra il coraggio e la forza della ricostruzione materiale. Un ennesimo miracolo dell’Assunta per i suoi figli di Cassino.

E dunque anche quest’anno il 9 luglio ha visto una folla, prima dell’alba, dirigersi verso la chiesa Concattedrale che, in verità era rimasta aperta tutta la notte, ospitando molte persone che hanno vegliato con Maria pregando e cantando. Alle 5.00 ha fatto ingresso il corteo dei ministranti e dei celebranti, tutti i parroci della Zona pastorale di Cassino più qualcun altro e, a presiedere la Celebrazione eucaristica, è stato ancora una volta il Vescovo Gerardo Antonazzo. Questi, appena arrivato in chiesa, si era recato davanti al SS.mo e all’Assunta per un momento di preghiera personale. Il Coro parrocchiale ha animato la liturgia con i canti semplici del popolo di Maria, cantati con piena adesione allo spirito della giornata. Illuminante, ancora una volta, l’omelia del vescovo, che ha definito questo particolare giorno “un momento prezioso di spiritualità e di fraternità sociale”. La Messa è sempre seguita da una processione di penitenza e di ringraziamento, una sorta di peregrinatio della Madonna Assunta attraverso tutte le parrocchie della città, un giorno per ciascuna. Ecco, ha osservato Antonazzo, questo è un pellegrinaggio non solo dei piedi, ma soprattutto del cuore, un cammino di purificazione proprio per purificare il cuore. Infatti tante volte anche il nostro cuore può diventare “idolatra”, se ritiene che una cosa materiale, un manufatto, possa gratificare più di un bene spirituale. Può essere idolatria del proprio io, o del potere o altro. Invece Dio ci chiede un cuore sincero e compassionevole verso di Lui e verso il prossimo, per raggiungere la vera dignità di un popolo libero e sperimentare la tenerezza della fraternità sociale ed anche quella del Corpo Mistico a cui apparteniamo. Dunque, la peregrinatio della Madonna Assunta sia per tutti noi un cammino di purificazione del cuore.

Quando, al termine della celebrazione, i portatori dell’Assunta, con la loro divisa azzurra si sono avvicinati alla statua e dopo la preghiera e l’incensazione da parte del Vescovo, hanno preso in spalla la venerata effigie di Maria SS.ma Assunta, hanno suscitato, come sempre, un caloroso e sentito applauso da parte della folla. Come dire, pieni di gioia e di devozione: ecco, ci siamo riusciti anche quest’anno, grazie alla nostra Madre amata, ora possiamo iniziare la processione.

E così è stato. La processione si è snodata lunga e imponente, con lo stile penitenziale che le è proprio, tra canti e la preghiera del Rosario. La prima sosta è stata presso la vicina Casa di riposo “Maria SS.ma Assunta”, con una preghiera e un saluto alle persone che vi risiedono e vi lavorano. Altra sosta è stata più avanti, presso il San Raffaele, importante centro terapeutico e fisioterapico, appunto per farsi “compassionevoli” verso i sofferenti e verso coloro che se ne prendono cura.

La tappa di arrivo, come sempre, è stata la parrocchia di S. Pietro Apostolo che però, in questi mesi, non è fruibile a causa di importanti e improcrastinabili lavori di consolidamento e restauro, ma si è voluto fare ugualmente: il parroco Don Nello Crescenzi ha fatto in modo di liberare (e ripulire ben bene) la parte di chiesa vicino al portone di accesso e lì è stata collocata di lato la statua dell’Assunta; per poter celebrare la Messa sono stati posti l’altare e il tabernacolo che in questi mesi sono nella cappella temporanea in attesa della fine dei lavori, e delle semplici panche per i fedeli. Semplice, “penitenziale”, ma funzionale, per non perdere l’appuntamento ineludibile con l’Assunta. E in effetti, davvero, questo fatto ha contribuito a far sentire quella fraternità sociale additata dal Vescovo Gerardo.

Adriana Letta

La Peregrinatio nei giorni seguenti vedrà sempre la Messa alle ore 18.00 e poi la processione verso la Parrocchia successiva, con questa sequenza:

9 luglio: arrivo a San Pietro Apostolo;

10 luglio, arrivo a Sant’Antonio da Padova;

11 luglio, arrivo a San Giovani Battista;

12 luglio: arrivo a Sacra Famiglia;

13 luglio: arrivo a San Bartolomeo Apostolo con breve sosta al Cimitero

14 luglio: arrivo all’Ospedale, a Piazza De Gasperi e rientro in Concattedrale.

Da domenica 14 luglio a mercoledì 14 agosto nella chiesa Concattedrale: Mese di preghiera all’Assunta: 18.30: Rosario; 19.00: S. Messa.

Adriana Letta