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17 Ottobre 2024 – Commento al Vangelo

Giovedì – 28ª settimana del Tempo Ordinario (Lc 11,47-54)

Parola del giorno: “Guai a voi, dottori della Legge …”

Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi.
Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito».
Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

 

Uccidere un profeta significa
ribellarsi a Dio,
chiudersi all’azione dello Spirito,
perché il profeta è colui
che parla in nome di Dio.
E’ stata la storia dell’Israele
degli scribi e dei farisei.
Può essere, però, anche la nostra!
Se questo non bastasse a farci tremare,
il rischio più grande
è quello di diventare “padroni” della Parola,
manipolandola a nostro piacimento!
Così facendo perderemmo
quella chiave
che può aprirci il cuore alla conversione
e spalancarci le porte del Regno.
Per questo il “Guai” di Gesù può fare bene a tutti.