Cassino, i 200 anni del Liceo Classico “G. Carducci”: la storia, il presente, il futuro
Una giornata storica, quella del 18 ottobre 2024 per il Liceo Classico “Carducci” di Cassino, non solo perché ha compiuto ben 200 anni dalla fondazione, ma perché le iniziative messe in atto sono state tali da segnare sì la celebrazione del passato, ma soprattutto promuovere una riflessione profonda e sfaccettata sul presente per guardare al futuro positivamente, progettualmente e in modo libero e creativo. Inoltre si sono confrontate, collaborando alla buona riuscita, persone diverse, ex allievi, autorità civili e religiose, docenti attuali e del passato, studenti di ieri e di oggi, generazioni e generazioni. Tutti uniti dall’amore per la cultura umanistica. Ad organizzare e coordinare il tutto è stato il Liceo Classico “G. Carducci” con la Dirigente scolastica Licia Pietroluongo, con l’ausilio del Comune di Cassino, della provincia di Frosinone, del Consiglio Regionale della Regione Lazio, della Banca Popolare di Cassino, dell’Associazione “Amici Liceo Carducci”.
La manifestazione celebrativa si è aperta la mattina alle ore 11 nella sede della scuola, con un’ospite speciale: Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministro per le Riforme Istituzionali, ex presidente del Senato, ex alunna del Carducci e Cittadina Onoraria di Cassino. Nella palestra dell’Istituto, alla presenza del Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, si sono alternati gli interventi delle autorità presenti, dal Sindaco di Cassino Enzo Salera alla Dirigente Pietroluongo, all’Assessora comunale M. Concetta Tamburrini, alla Ministra Alberti Casellati, al Presidente Consiglio Provinciale di Frosinone Gianluca Quadrini, all’avv. Iucci, presidente degli “Amici Liceo Carducci”, Antonio Aurigemma Presidente Consiglio Regionale del Lazio, Giuseppe Schiboni Assessore Scuola e Lavoro Regione Lazio, ad un rappresentante degli studenti.
Poi è stato il momento della consegna di targhe-ricordo e dello scoprimento di una targa commemorativa, proposta dal CDSC dedicata al preside Giuseppe Fargnoli, colui che si prodigò per riavviare gli studi nella martoriata città di Cassino dopo la guerra. Riuscì infatti a ottenere dall’Amministrazione del sindaco Di Biasio, pur oberata di richieste, “quattro appartamenti di una casa popolare di civile abitazione con un ampio spiazzo davanti”, ubicati lungo quella che oggi è chiamata via Pascoli. Così il primo novembre poterono tornare a Cassino le classi del Liceo ginnasio “Giosuè Carducci” operanti in Alvito: uno dei primi segnali di ricostruzione materiale e sociale della “Città martire”, la rinascita. La targa riporta questa epigrafe: “Giuseppe Fargnoli (1882-1950) Medico, titolare di Scienze nei licei incaricato della Presidenza fece ritornare a nuova vita, dalle macerie di guerra, il Liceo «Giosuè Carducci» A ricordo nel duecentesimo dell’istituzione 1824-2024”. Altra iniziativa presentata è un opuscolo che narra la storia del “Carducci”, con un saggio storico curato da Gaetano de Angelis-Curtis nel quale sono riportati fatti, persone, problematiche, personaggi, ambienti…
Nel pomeriggio la commemorazione si è spostata presso il Teatro Manzoni, dove gli studenti hanno partecipato da protagonisti, con musiche, coreografie e performances, ricevendo grandi applausi. Quindi il Convegno “Perché studiare oggi il Latino e il Greco? Le ragioni di una scelta“, moderato dal prof. Adriano Della Starza. Il primo chiamato a rispondere è stato don Aniello Crescenzi, docente di materie letterarie Latino e Greco del “G. Carducci” di Cassino, con una riflessione molto profonda, una vera “lectio magistralis” seguita con la massima attenzione dall’uditorio, ricca di suggestioni e provocazioni. Citando autori ed esempi vari, ha dimostrato che “Lo studio del latino e del greco è in un certo senso come la scoperta di una origine, di un orizzonte di senso, di una appartenenza, ma soprattutto di una relazione che poi ha a che fare con il proprium dell’uomo, lo specifico di noi uomini e donne: la relazione… senza la quale nessuno di noi, ieri, oggi e sempre può vivere. Homo sum, humani nihil a me alienum puto. Qualsiasi uomo e donna ha potuto, può e potrà dirlo con Terenzio. Anche personalità distanti nel tempo, nell’indole e nelle convinzioni attingeranno a quei testi latini e greci, sentendoli immortali”. Interessanti e suggestivi anche gli interventi di Michele Napolitano ordinario di Lingua e Letteratura greca dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, di Roberto Nicolai ordinario di letteratura greca dell’Università degli studi di Roma – Sapienza.
Un piacevole intermezzo musicale è stato offerto dal Coro ASDOE (Associazione Docenti Europei), poi quattro studentesse hanno eseguito una bella coreografia.
Alla tavola rotonda “Il Liceo Classico G. Carducci. La storia, il presente, il futuro” è ripreso il confronto di idee: si è parlato del bisogno di sinergia tra la Scuola e le istituzioni, come la Preside Pietroluongo e il Sindaco Salera hanno sperimentato con successo; il dott. Walter Pittiglio, Vicedirettore della BPC, ha illustrato la volontà della Banca di supportare le iniziative culturali. Si è osservato che là dove cresce la cultura, anche la vita sociale ed economica cresce: ne hanno parlato Ermisio Mazzocchi, segretario dell’Associazione “Amici Liceo Carducci” e Giuseppe Iucci, Presidente dell’Associazione. Infine Gaetano De Angelis Curtis, direttore del “Centro Documentazione e Studi Cassinati”, ha illustrato l’opuscolo realizzato per l’occasione, fornendo fatti storici ed episodi interessanti. Ancora musica per la chiusura, grazie al Coro ASDOE e infine un’ultima “chicca”: la presentazione di un altro ex alunno del Carducci: il prof. Filippo Materiale, che ha raccontato la sua vita e la sua passione per gli studi umanistici.
Una giornata davvero ricca: di ricordi ma non di nostalgia, di soddisfazione per il presente ma senza la pretesa di “essere arrivati”, soprattutto aperta al futuro.
Adriana Letta