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L’importanza della solidarietà nella ricerca scientifica

Un interessante convegno ed un bellissimo concerto per l’indimenticabile Maria Grazia Messore

Sono appena scoccati 3 anni dalla scomparsa di Maria Grazia Messore, ma tutti coloro che, venerdì 15 novembre, si sono trovati nella Sala S. Benedetto dell’abbazia di Montecassino, per partecipare al Convegno su solidarietà e ricerca scientifica, l’hanno sentita presente, vicina e attiva come sempre, e sorridente! Davvero ha lasciato “un’evidente scia di luce in ognuno di noi”, come ebbe a dire al suo funerale il Vescovo Antonazzo. In effetti c’era un’atmosfera luminosa, serena, amichevole e di impegno per aiutare chi ha bisogno, e c’erano i suoi affetti, la sua amata musica con tutta la bellezza che suscita. C’era l’Associazione a lei intitolata, “Maria Grazia Messore APS”, c’era la Susan G. Komen Italia con il suo Fondatore, il Coro Polifonico “Annibale Messore”…

Era una giornata proprio dedicata a lei e alla prevenzione per salvaguardare la salute femminile. La mattina, grazie all’Associazione Maria Grazia Messore APS, all’Abbazia di Montecassino e alla Caritas diocesana, la Carovana delle Prevenzione della Susan Komen Italia, ha sostato nei pressi della Casa Circondariale di Cassino per dare la possibilità alle donne familiari dei detenuti di fare gratuitamente un test di screening senologico: in 27 lo hanno fatto.

E il pomeriggio il convegno in abbazia sul tema “L’importanza della solidarietà nella ricerca scientifica”. All’inizio è stata M. Rosaria Lauro, madre di Maria Grazia e Presidente nonché anima dell’Associazione a lei intitolata, che ha introdotto i lavori; erano presenti autorità civili e militari, un buon numero di studenti dei Licei “Carducci” e “Pellecchia”, e dell’IIS San Benedetto, indirizzo socio-sanitario. A coordinare l’incontro è stata la giornalista Rita Cacciami, che ha dato la parola all’Abate di Montecassino D. Luca Fallica che ha ospitato il convegno. Il Sindaco di Cassino Enzo Salera ha porto il saluto della città, che ha visto già una quantità di iniziative realizzate in questi anni, come l’annuale Race for the Cure, ma anche concorsi e borse di studio a favore dei giovani per la loro formazione, cosa che stava particolarmente a cuore a Maria Grazia, una Docente. Anche il Rettore dell’Università cassinate, prof. Marco Dell’Isola, ha porto il suo saluto e il suo ricordo.

Interessante e appassionata la relazione del prof. Riccardo Masetti, Direttore del Centro integrato di senologia del Policlinico Gemelli e fondatore della Komen Italia. Ha sostenuto l’importanza dello “spirito di servizio” col quale il medico deve lavorare, raccontando di essere stato in Africa e di aver imparato lì come fare il medico a costo zero, senza risorse a disposizione. E siccome qui siamo tutti dei grandi privilegiati, ha detto, dobbiamo in qualche modo restituire. La malattia ha la sua “durezza”, certo, ma bisogna imparare da chi riesce a vivere positivamente la malattia, come Maria Grazia: io, ha detto, ho imparato tanto da lei.

Ha poi spiegato che se il tumore al seno viene diagnosticato tardi, quando è già in fase avanzata, la possibilità di guarigione scende. Perciò bisogna lavorare sulla prevenzione: mangiare in modo sano, non fare vita sedentaria… poi senza dubbio un grande aiuto viene dalla ricerca. Oggi, ha continuato, è molto diverso da quando io, dopo la laurea, ho cominciato. Allora tutte le malate erano trattate allo stesso modo e si ricorreva all’esportazione e demolizione del seno. Oggi molte cose sono cambiate, gli interventi sono sempre meno demolitivi. Grazie al contributo di tanti studiosi come il prof. Veronesi, le tecniche di chirurgia oncoplastica rispettano anche l’aspetto estetico. La ricerca è virtuosa anche sotto il profilo economico, perché crea progresso, lavoro, risorse economiche. Con la Susan Komen Italia in 25 anni abbiamo portato avanti tanti giovani ricercatori. Le risorse per la ricerca in Italia vengono soprattutto dalle associazioni e questo ci ha permesso di far rimanere in Italia 380 giovani come la qui presente Virginia. Per questo la solidarietà è un pilastro fondamentale.

Chiamata in causa, la dott.ssa Virginia Vigiano Benedetti, Ricercatrice, biologa molecolare, borsista di dottorato di ricerca M. Grazia Messore, ha illustrato la sua formazione e, tramite slide, una timeline della storia della ricerca oncologica: dal tumore al microambiente tumorale. Ha spiegato anche gli ultimi obiettivi di studio a cui sta lavorando. Lo ha fatto rivolgendosi particolarmente agli studenti presenti.

Al termine del convegno, sistemati adeguatamente gli spazi, ha preso inizio il Concerto del Coro Polifonico Annibale Messore diretto da Carmelo Messore. È il Coro fondato al padre di Maria Grazia e Carmelo, diretto dalla stessa Maria Grazia dopo la morte del padre ed ora da suo fratello Carmelo, che prima accompagnava al pianoforte. Il Coro, nell’occasione, è stato per vari brani, accompagnato dall’ensemble d’archi Musici Lirienses. Una delle colonne del Coro, Gemma Simona De Rosa, come sempre è stata la presentatrice del programma musicale, col suo stile brillante, spiritoso e simpatico. Ed è stato un momento di grande bellezza artistica e valenza affettiva, sociale, culturale, spirituale, accolto da grandi applausi. Degno di Maria Grazia.

Al termine, il Prof. Masetti ha commentato: “si è sentita la presenza di Maria Grazia, era qui!”. Per completare degnamente la serata, nel chiostro un buffet era pronto per tutti.

Adriana Letta