Nella solennità dell’Immacolata, rinnovata l’offerta della corona di fiori e luci alla statua della “Madonnina”
Maria, turbata, chiede, ascolta e infine accetta, pur con timore, pronunciando il suo Sì
Anche quest’anno, per la 37ª volta, la città di Cassino ha reso il suo particolare omaggio alla Beata Vergine Maria nel giorno della solennità liturgica della sua Immacolata Concezione. Non solo in tutte le parrocchie cittadine le celebrazioni sono state particolarmente curate e sentite coinvolgendo bambini e ragazzi della catechesi e famiglie, ma nel centro-città, presso la Parrocchia di S. Antonio da Padova, la festa è stata speciale. Come sempre, è intervenuto puntualmente anche il Vescovo Gerardo Antonazzo e alle ore 18.00 ha fatto ingresso in chiesa, preceduto da ministranti e Cavalieri e Dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, per dare inizio alla solenne celebrazione con l’incensazione dell’altare e dell’immagine dell’Immacolata. Questa era esposta in grande onore in una “scenografia” in posizione dominante, su sfondo bianco-azzurro, con angioletti, fiori e luci: delicata e accogliente, quasi un suggerimento della bellezza del Paradiso.
In una chiesa piena fino all’inverosimile, dove molte sedie erano state aggiunte per dar modo a tutti di seguire la celebrazione in modo confortevole, sono risuonate le belle melodie dei canti della Corale parrocchiale diretta da Daniela Martone, come pure le note fresche e gioiose del Piccolo Coro Valeria Galiero diretto da Susy Comparone. Presenti le autorità cittadine con il Sindaco Enzo Salera; molti i fedeli anche di altre parrocchie.
Stimolanti e profonde le riflessioni che il Vescovo Gerardo ha porto ai presenti nella sua omelia, commentando in particolare la pagina del Vangelo di Luca (Lc 1,26-38) che narra l’annuncio dell’Angelo Gabriele a Maria. Il modello della vita di Maria è il modello di cammino verso Gesù. Di fronte alle parole dell’angelo lei, pur nella pienezza della grazia, nella sua umanità prova turbamento. Subito non rifiuta per paura di non essere capace e neppure accetta senza capire; si chiede: di fronte ad una cosa così grande che supera l’umano, come debbo fare? Questo turbamento bisogna saperlo vivere e gestire per volare alto senza scoraggiarsi. Maria ci insegna a stare nelle situazioni difficili, in cui lei non perde il controllo di sé e lo supera con la domanda di senso: “Come avverrà questo?”. Oggi la vita la viviamo in modo superficiale, ma la vita dell’oceano sta nel profondo, non in superficie. Anche noi, dunque, come Maria dobbiamo cercare il senso profondo nelle nostre scelte di vita. Maria domanda e poi valuta le risposte dell’angelo, fa discernimento vocazionale. La risposta dell’angelo le fa capire che c’è Dio, perciò può andare avanti. Maria non cede a compromessi, né si accontenta di mezze misure: turbata, chiede, ascolta e accetta, anche se con timore, infine pronuncia il suo Sì. Maria ci insegna come vivere, quanto a comportamenti, stile e qualità della vita. Impiega, sembra, pochi minuti, ma probabilmente il suo cammino è durato anni. Anche noi dobbiamo fare questo cammino, che dura tutta la nostra vita: solo alla fine, infatti, capiremo se il nostro Sì è stato pieno. Perciò chiediamo anche noi di poter compiere il cammino di vita che il Signore ha affidato ad ognuno di noi.
Altro momento speciale e al tempo stesso tradizionale della celebrazione dell’8 dicembre, è stato quello dell’Adesione dell’Azione Cattolica: educatori, bambini e ragazzi associati si sono schierati davanti all’altare ed hanno letto tutti insieme la promessa di impegno che il Vescovo ha raccolto, poi ha benedetto le tessere, poste su un vassoio. I ragazzi hanno sistemato la bandiera di Ac davanti all’altare come pure la corona di fiori e luci preparata per la Madonna.
Dopo la benedizione conclusiva, il Parroco Don Benedetto Minchella ha annunciato che la pioggia, durata tutta la giornata, era diminuita e dunque bisognava affrettarsi per cogliere quel momento propizio e recarsi nella vicina piazza Diaz per offrire la corona di fiori a Maria. Giunti nella piazza, dove i Vigili del Fuoco (che già nei giorni precedenti avevano provveduto a pulire e rimettere in ordine la statua della “Madonnina” e la colonna che la sorregge) avevano già posizionato la loro autoscala ed erano ben pronti. Dopo le preghiere di rito pronunciate dal Vescovo Gerardo, le bimbe di Azione cattolica hanno consegnato ai Vigili la corona appena benedetta. Uno di loro, svelto, ha salito i gradini della lunga scala, mentre tutti i presenti col naso all’insù guardavano, ha messo intorno al collo della Madre la corona, sostando qualche minuto sull’attenti, e un grande applauso ha suggellato il momento, sempre emozionante. Nei prossimi giorni chi passerà da quelle parti, volgerà lo sguardo in alto, vedrà la corona di fiori che la città di Cassino ha offerto all’Immacolata e si sentirà come in famiglia, con la stessa fiducia, confidenza e serenità, essendoci una Mamma che veglia e custodisce i suoi figli.
Adriana Letta