Sabato 2ª settimana di Avvento (Mt 17,10-13)
Parola del giorno: “Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto;”
Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Gesù si riferisce a Giovanni Battista, un altro profeta,
austero e radicale, che prepara la strada al Signore.
Anche lui, però, è stato rifiutato,
lasciato solo nella sua missione. Ci chiediamo il perché?
Il problema non è nei segni che il profeta compie,
ma negli occhi che li guardano.
Dio si rende presente, sempre,
ma spesso non nella forma che ci aspettiamo.
Elia non è riconosciuto nel suo tempo.
Giovanni Battista è frainteso e perseguitato.
E noi? Riusciamo a cogliere la compagnia di Dio
accanto a noi o non la vediamo?
Forse siamo troppo chiusi nelle nostre aspettative
o troppo legati alla nostra visione
per lasciarci sorprendere? Cosa ci rende ciechi?
Sta a noi allenare gli occhi e il cuore a riconoscerlo,
anche quando si presenta in modi scomodi e inaspettati.