Presso il Liceo Scientifico “Pellecchia” di Cassino la conclusione del concorso
“La solidarietà e la gentilezza come stile di vita”, seconda edizione
Cresciuto il numero dei concorrenti e la qualità degli elaborati
La seconda edizione del Concorso Nazionale indetto dal Liceo Scientifico “G. Pellecchia” di Cassino unitamente all’Associazione “Maria Grazia Messore APS” sul tema “La solidarietà e la gentilezza come stile di vita”, del cui lancio avevamo dato notizia nello scorso novembre, (vedi qui) è giunto a conclusione con la cerimonia di Premiazione, sabato 14 dicembre, presso la sede del Liceo Pellecchia.
La prova si è svolta il 29 novembre e la Commissione incaricata di valutare gli elaborati degli studenti ha avuto il suo bel da fare: non solo perché i concorrenti e gli istituti partecipanti sono stati più numerosi dello scorso anno, nelle scuole sia di primo che di secondo grado, ma anche per l’alto livello raggiunto. La tematica proposta agli studenti è stata la “resilienza”, prendendo spunto da una frase de “Il conte di Montecristo”, che invita ad essere forti quando arriva la tempesta.
Ebbene, come ha detto nell’introdurre i lavori il Dirigente scolastico Prof. Salvatore Salzillo, la risposta degli studenti è stata davvero buona, a conferma della giusta scelta e della bontà della proposta. Nel ricordare Maria Grazia Messore, che è stata docente nel Liceo Scientifico, ha avuto parole di commozione, dando il benvenuto alle molte persone e personalità intervenute, come il Prof. Grieco del Policlinico Gemelli di Roma. Anche le parole di Maria Rosaria Lauro, madre di Maria Grazia, sono state, come sempre, colme di gentilezza e di solidarietà, proprio quelle caratteristiche anche della figlia, su cui si è scelto fin dall’inizio di condurre i ragazzi a interrogarsi e riflettere.
Al tavolo, a rappresentare l’intera Commissione giudicatrice, è stata la prof.ssa Biancamaria Di Meo: a lei è toccato il compito di introdurre i vincitori, in quanto leggeva la motivazione con cui la Commissione unanimemente aveva valutato e premiato i lavori. Poiché le generalità dei concorrenti non erano note alla Commissione, a quel punto il Dirigente apriva la busta contenente il nome dell’Autore e si svelava finalmente l’attesissimo verdetto… tra gioia e commozione.
Per la prima sezione (scuole secondarie di 1° grado, ambito letterario): 1° premio (300 Euro): Giulia D’Adamo, IC Pontecorvo 1; 2° premio (200 Euro): Michela Silvestri, Ist. Onnicomprensivo, Alvito; 3° premio (100 Euro, in buoni spesa per libri e materiale didattico): Sofia Di Iorio, IC 3, Scuola “Diamare”, Cassino. Una menzione speciale è andata a: Gioia Gallozzi, di Piedimonte e Flavia Cardillo, IC Pontecorvo 1.
Per la seconda sezione (scuole secondarie di 2° grado, ambito artistico-multimediale): 1° premio (300 Euro): Tommaso Fusco, Gianluigi Lorusso e Angelo Graniero, classe IV B Liceo Scientifico Pellecchia, Cassino, con un bel video sulla resilienza. 2° premio (200 Euro): Serena Migliorelli Classe IV A del Liceo Classico IIS Carducci di Cassino, (video); 3° premio (100 Euro): Veronica Picchi (opera grafica), IIS “Marconi” di Anagni.
Grandi e convinti gli applausi del pubblico in sala per i premiati e per le loro opere, quelle che è stato possibile vedere, i video, davvero ben fatti, profondi e creativi, con buona narrazione, e l’opera grafica, un’interpretazione della resilienza molto personale e piena di grinta. Ciò dimostra che i ragazzi sono capaci di pensare con la propria testa, riflettere, essere critici e personali nell’osservare e interpretare il mondo. E sanno apprezzare la gentilezza, la resilienza e la solidarietà. Dunque, lo scopo del Concorso è stato raggiunto: i ragazzi hanno capito e apprezzato gli stili di vita che l’indimenticabile Maria Grazia possedeva e spandeva intorno a sé, con la sua presenza, i suoi modi, le sue parole ed i suoi atti, sempre intonati alla gentilezza e all’altruismo.
Al termine della premiazione, è salito sul palco il Coro “Annibale Messore”, che quest’anno ha compiuto 30 anni portando alto il nome del fondatore e della figlia Maria Grazia, che nel Coro ha cantato e poi lo ha diretto ed ora ha ceduto la bacchetta al fratello Carmelo, che prima lo accompagnava con la musica ed ora lo dirige. Nonostante l’assenza per malattia di alcuni membri, il Coro ha offerto ai presenti un bel concerto con brani vari e anche natalizi, presentati con vivacità e simpatia, come sempre, da Gemma Simona De Rosa, la corista-presentatrice. E questo è stato l’ultimo atto di un pomeriggio dedicato a Maria Grazia, non con tristezza e lacrime, ma con la grazia, la gentilezza e gli stimoli formativi giusti per giovani studenti. Lo spirito di Maria Grazia era davvero presente e vivo e così deve restare.
Adriana Letta