Il gruppo dei pellegrini del Progetto “Antonio 20-22” per commemorare gli 800 anni della vocazione francescana di S. Antonio, fa tappa a Cassino
Sabato 13 agosto la parrocchia di S. Antonio in Cassino ha avuto la gioia di accogliere un gruppo di pellegrini che sta percorrendo da Messina a Padova la stessa strada che percorse S. Antonio 800 anni fa. Portano con loro una reliquia del Santo e sono accompagnati da un frate, fra’ Andrea, della comunità di Padova, loro padre spirituale. Riconoscibili per le loro magliette arancioni con il Tau francescano stampato sopra, sono giunti a Cassino verso le 13,00 ed hanno partecipato alla Messa delle 19. La notizia ha smosso moltissime persone, e dire che la città sembrava quasi deserta!, e la chiesa si è riempita di devoti di uno dei Santi più amati del mondo. La staffetta, partita da Capo Milazzo il 30 giugno, arriverà a Forlì (prima meta di S. Antonio) e si concluderà a Padova alla Basilica del Santo il 9 ottobre, e sarà festa. La tappa precedente Cassino è stata a Mignano Montelungo, da dove alcuni pellegrini si sono aggiunti fino a Cassino, condividendo un tratto del viaggio.
Si tratta del progetto «Antonio 20-22», voluto e organizzato dai Frati minori conventuali della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova, insieme ai collaboratori laici per il triennio 2020-2022 in occasione degli 800 anni dalla vocazione francescana di Sant’Antonio, dal suo primo arrivo in Italia e dall’incontro con San Francesco: ripercorrere a piedi, da pellegrini, il tragitto fatto da S. Antonio 800 anni fa. Il cammino del 2021 e 2022 viene percorso da un gruppo ristretto di pellegrini in 108 tappe, per un totale di circa 2.140 chilometri a piedi, da colmare con oltre 3 milioni di passi lungo le strade percorse da Sant’Antonio in Italia. Di volta in volta altri camminatori possono aggiungersi anche per brevi tratti e tutti possono coinvolgersi negli eventi religiosi e culturali di arrivo tappa.
Il 1222 fu in effetti per Sant’Antonio un anno cruciale che gli cambiò la vita facendogli capire la sua vera vocazione: capì di voler seguire la vita francescana, prese il nome di Antonio (si chiamava Fernando ed era portoghese), il naufragio in Sicilia gli fece abbandonare l’idea della Missione e proprio dalla Sicilia si mise in cammino per Assisi, dove conobbe San Francesco, che lo inviò come prima destinazione a Forlì. I chilometri che saranno percorsi dal 30 giugno al 9 ottobre si trasformeranno in un aiuto concreto, dal momento che chiunque può “adottare” un chilometro virtuale, per aiutare a sostenere le persone assistite da Caritas Antoniana.
Intensa e sentita la partecipazione dei fedeli alla Celebrazione, presieduta da fra’ Andrea, che nell’omelia ha ricordato la figura del Santo e in particolare la sua predicazione, che era particolarmente chiara, veritiera e attraente, capace di “accendere un fuoco” nell’anima degli ascoltatori, perché piena di verità, di amore e di giustizia. Al termine della Messa, Alberto, il responsabile del gruppo di pellegrini, ha dato la sua testimonianza, chiarendo – con spirito antoniano – i motivi e i modi del pellegrinaggio. Ha poi fatto distribuire ai presenti una bustina contenente un’immaginetta del Santo ed un biglietto su cui ognuno poteva scrivere una preghiera che cominciava “Caro Sant’Antonio…” e deporla in cestini preparati nella cappella dedicata al Santo, accanto alla Reliquia. Tutte queste preghiere verranno portate sulla tomba di S. Antonio a Padova.
È stato il momento anche di salutare gli ucraini accolti in parrocchia in questi mesi, perché domani ripartiranno per la loro patria, non volendo lasciare solo il papà richiamato alle armi. Momento commovente, con applausi e ringraziamenti e la benedizione impartita loro con la Reliquia in modo personale, uno per uno, dal parroco Don Benedetto. Poi la Benedizione conclusiva, sempre con la venerata Reliquia, da parte di fra’ Andrea a tutta l’assemblea. Domenica mattina i pellegrini ripartiranno alla volta dell’abbazia di Montecassino, avendo lasciato nel cuore di tutti i presenti il ricordo di un bellissimo momento vissuto insieme. Nel nome di S. Antonio.
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Adriana Letta