Una presenza indissolubilmente legata al monastero benedettino femminile di Arpino
All’alba di questa mattina, lunedì 23 settembre, il Signore ha chiamato a sé Madre Maria Cristina Pirro, abadessa emerita del monastero di Sant’Andrea Apostolo di Arpino. Da tempo non in buone condizioni di salute, Madre Cristina ha indissolubilmente legato il suo nome alla presenza della vita monastica benedettina femminile ad Arpino.
Paola Maria Pirro (questo il nome di battesimo) era nata il 16 maggio 1943 a Fano (Pesaro), ma aveva radici pugliesi. Proprio in Puglia era entrata in monastero, nella comunità di santa Scolastica a Bari. Dopo la professione semplice dei voti monastici nel 1967, era arrivata nel monastero di S. Andrea di Arpino il 16 novembre 1969 (ricordava sempre che quel giorno si svolgeva la processione con la Madonna di Loreto, custodita nell’archicenobio del quartiere Colle, dal monastero alla chiesa di San Michele). Il 28 giugno 1970 emise la professione solenne dei voi monastici e il 30 settembre 1989 fu eletta abadessa del monastero, carica che ha ricoperto fino a poco tempo fa. Nel 2020 aveva festeggiato i 50 anni di professione religiosa. Il suo nome è legato, tra l‘altro, alla promozione e all’edificazione del primo monastero cattolico di vita contemplativa sorto in Romania, il “Mater unitatis” di Pietra Niamat, con una spiccata vocazione ecumenica in terra ortodossa, consacrato nel 2007 (“l’avventura” di questo monastero era iniziata nel 1994). Amata e stimata dagli arpinati, Madre Cristina ha servito con generosità e dedizione il suo Signore e la Chiesa, nella costante osservanza della regola di San Benedetto. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di S. Andrea Apostolo domani, 24 settembre, alle 16,30, presiedute dal vescovo diocesano monsignor Gerardo Antonazzo. La camera ardente sarà aperta nel monastero arpinate oggi fino alle 21 e domani dalle 7 alle 16,00.
(Nella foto: Madre Cristina con il vescovo Gerardo, in occasione dei suoi 50 anni di professione monastica).