Diocesi Sora Cassino Aquino Pontecorvo
Diocesi Diocesi_Sinodo Diocesi_Sinodo_Testi Vescovo Gerardo Antonazzo

“Ascolto, visione, creatività” – (Lettere Cammino Sinodale / 10, 28 maggio 2023)

Lettere Cammino Sinodale / 10                    

                                                                                                          Sora, 28 maggio 2023
                                                                                                          Solennità della Pentecoste

 

 

ASCOLTO, VISIONE, CREATIVITÀ

 

 

Carissimi amici,

 

il Cammino sinodale parla di noi, della nostra umanità, delle nostre fatiche relazionali, della capacità di ascoltare lo Spirito ascoltandoci tra di noi. Dall’ascolto reciproco lo Spirito suscita nuove visioni e ci rende partecipi della sua creatività: Veni Creator Spiritus! Lo stile e il metodo sinodale aiuta a leggere il nostro presente, e così superare la tentazione di vivere più vicini alla cronaca che al respiro lungo della storia. Il cristiano non vive di fantasie, ma di immaginazione e visione profetica, e non può arrendersi alla sclerosi della ripetitività pastorale. Creatività significa accettare di stare di fronte alle sfide che avanzano e interpellano il nostro essere Chiesa non rassegnata a ciò che è sempre uguale a se stesso, come se nulla fosse cambiato; una Chiesa che non si lascia paralizzare dall’inibizione o dalla vergogna per le proprie fragilità e debolezze, ma offre al mondo la novità assoluta del Signore risorto.

Le quattro consegne del Papa

La sinodalità è operosa quando spalanca la vita comunitaria alla sorpresa scomoda e provocatoria della creatività dello Spirito, per non imbrigliare e non ghettizzare l’iniziativa divina: Spirito di amore, di comunione, di riconciliazione e di armonia relazionale. Parlando ai Vescovi e ai Referenti diocesani il Papa ha fatto quattro consegne per il proseguimento efficace del Cammino sinodale secondo lo Spirito:

  • continuate a camminare

“La vita cristiana è un cammino. Continuate a camminare, lasciandovi guidare dallo Spirito. Una Chiesa sinodale è tale perché ha viva consapevolezza di camminare nella storia in compagnia del Risorto, preoccupata non di salvaguardare sé stessa e i propri interessi, ma di servire il Vangelo”.

  • fare Chiesa insieme

“La Chiesa è il santo Popolo fedele di Dio e in esso, in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro […] è diventato discepolo missionario. Ogni battezzato è chiamato a partecipare attivamente alla vita e alla missione della Chiesa, a partire dallo specifico della propria vocazione, in relazione con le altre e con gli altri carismi, donati dallo Spirito per il bene di tutti”.

  • essere una Chiesa aperta

“La Chiesa deve lasciar trasparire il cuore di Dio: un cuore aperto a tutti e per tutti. A volte si ha l’impressione che le comunità religiose, le curie, le parrocchie siano ancora un po’ troppo autoreferenziali. E l’autoreferenzialità è un po’ la teologia dello specchio: guardarsi allo specchio. È una bella malattia questa, una bella malattia che ha la Chiesa: autoreferenziale, la mia parrocchia, la mia classe, il mio gruppo, la mia associazione… Sembra che si insinui, un po’ nascostamente, una sorta di “neoclericalismo di difesa”.

  • essere una Chiesa “inquieta” nelle inquietudini del nostro tempo

“Siamo chiamati a raccogliere le inquietudini della storia e a lasciarcene interrogare, a portarle davanti a Dio, a immergerle nella Pasqua di Cristo. Il grande nemico di questo cammino è la paura”.

Il Cantiere delle relazioni

La visione e la creatività sono desiderate e coltivate da chi anela alla felicità di relazioni forti, non perché perfette ma riconciliate e guarite dalla grazia di Cristo. “Oggi ci vuole quello spirito di Paolo, quella capacità di abbattere i muri dell’abitudine, d’incontrare audacemente persone e mondi nuovi ed entrare in relazione con il “popolo numeroso” delle nostre città. Sotto l’ispirazione e la protezione dell’apostolo si attua la conversione pastorale. È un fatto storico, di cui portiamo la responsabilità di fronte a Dio e al futuro della Chiesa. Il Signore chiede a Paolo di “non tacere”: una Chiesa chiusa e paurosa, tace” (M. Zuppi, 23 maggio 2023). La comunità cristiana gode di una comunione redenta, perché salvata dalla Pasqua. L’obiettivo dei quattro “Cantieri di Betania” che hanno accompagnato e sostenuto l’ascolto sinodale del secondo anno del Cammino (Cantiere dei villaggi, della casa e dell’ospitalità, della formazione e della diaconia, della re-iniziazione cristiana della famiglia), era quello di alimentare e potenziare non solo le relazioni tra coloro che vivono l’appartenenza alla comunità cristiana, ma anche allacciare e dilatare relazioni amicali e simpatia sociale con i molti che, pur condividendo la fede, non sono più assidui nel partecipare alla vita ecclesiale. Ritornare a riaprire il cantiere dei legami è l’ispirazione sinodale decisiva per imparare a diventare artigiani di comunione e costruttori di comunità rigenerate e inclusive.

Assemblea diocesana

L’ascolto sviluppato nei diversi “Cantieri” sarà motivo di riflessione e confronto nella prossima assemblea sinodale diocesana – giovedì 15 giugno 2023. Si svolgerà nell’Aula Magna dell’Università di Cassino, dalle 18:00 alle 19:45 (uscita “Università” dalla tangenziale di Cassino nelle due direzioni di marcia della superstrada Sora-Formia). Nella prima sessione dell’Assemblea sarà presentata la Relazione sinodale diocesana, articolata secondo i quattro Cantieri allestiti nella Zone pastorali. Nella seconda sessione dell’Assemblea si svilupperà un dialogo tra alcuni docenti universitari, aperto anche agli interventi dei presenti, sul tema: Cultura cristiana e società laica. Quale dialogo possibile? Il nostro percorso sinodale si potrà avvalere e arricchire di questo significativo e prezioso apporto culturale accademico. Mentre ringrazio di vero cuore il Magnifico Rettore, prof. Marco Dell’Isola, per la fattiva collaborazione e accoglienza, invito tutte le componenti della vita parrocchiale e diocesana, le aggregazioni laicali, gli operatori pastorali di tutti i settori, a rendersi partecipi e protagonisti di una convocazione così qualificata, linfa vitale per il proseguimento del percorso sinodale intrapreso. Sono tenuti a partecipare in particolare tutti gli Animatori dei gruppi sinodali, i presbiteri, i diaconi, i consacrati.

Celebrazioni tomiste

E’ con particolare gioia spirituale che ci disponiamo a celebrare tre ricorrenze tomiste importanti:

  • VII centenario della canonizzazione di san Tommaso (18 luglio 1323 ad Avignone, allora sede del papato, con Giovanni XXII)
  • 750° anniversario della morte nel 2024
  • 8° centenario della nascita di san Tommaso nel 2025.

Le celebrazioni si concluderanno il 28 gennaio 2025. La Santa Sede ha concesso l’indulgenza plenaria per i fedeli adeguatamente disposti che si recheranno in pellegrinaggio nelle chiese, nei santuari e negli oratori sotto il suo patrocinio. Per la nostra Diocesi l’indulgenza è concessa presso la prima chiesa al mondo edificata in onore di san Tommaso, ubicata in Roccasecca presso l’antico castello della famiglia del Dottore Angelico. Le spoglie del santo aquinate sono conservate nella chiesa domenicana detta Les Jacobins a Tolosa in Francia. Dal 16 al 20 luglio 2023 la diocesi organizza il pellegrinaggio a Tolosa e a Lourdes. A Tolosa celebreremo la santa Messa sull’altare che custodisce le spoglie di san Tommaso. La celebrazione del triennio tomista ci spinga a servire Dio e la Chiesa con grande dedizione e profonda umiltà, e a non cercare alcuna ricompensa in questo mondo se non quella di essere con Dio: “Domine, non nisi Te” (Signore, nient’altro che Te).

Cari amici,

l’effusione dello Spirito ci prepari a condividere l’Assemblea diocesana “con un cuor solo e un’anima sola” (At 4,32). Dalla potenza dello Spirito possiamo attingere l’ardore missionario del Vangelo: “Se non ritorneremo come i primi cristiani, noi saremo gli ultimi” (C. Pedotti-A. Soupa). Il Cammino sinodale aiuti a discernere da dove ripartire perché il Vangelo torni a interloquire e a inquietare gli uomini e le donne del nostro tempo: “La maggior parte delle persone che ha abbandonato il regolare contatto con la Chiesa non l’ha fatto per qualche argomento intellettuale contro la fede. Essi si sono allontanati perché la loro immaginazione non è stata toccata e la loro speranza non è stata risvegliata dall’esperienza di Chiesa” (M. P. Gallagher).

A tutti rivolgo il mio cordiale ringraziamento, con l’augurio di una rinnovata giovinezza ecclesiale nello Spirito della perenne Pentecoste.

                                                                                   + Gerardo Antonazzo