Continua la Peregrinatio ed entra nella Zona pastorale di Cassino presso la comunità di S. Bartolomeo
La Peregrinatio diocesana della sacra Reliquia di San Tommaso d’Aquino prosegue ed è giunta nella Zona Pastorale di Cassino la sera di sabato 27 aprile, presso la Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo. Dunque, iniziando non dal centro della Zona, ma dalla periferia, secondo una giusta e motivata decisione presa insieme dai Sacerdoti del Consiglio di Zona, come ha detto Don Nello Crescenzi, Vicario di Zona. È stato lui a guidare il gruppo che ha trasportato la reliquia a Cassino, mentre i sacerdoti e i ministranti, insieme a molti fedeli, attendevano davanti alla chiesa. Così è giunta nel quartiere S. Bartolomeo ed è entrata processionalmente all’interno della chiesa, dove era stato preparato con cura il posto dove collocarla, ben in vista e adornata di luci e fiori, per proporla alla devozione dei fedeli. Altra bella cosa è stata che la Parrocchia di S. Bartolomeo nell’occasione si è unita a quella di S. Antonino Martire (era presente il Parroco Don Mario Colella) e insieme hanno preparato l’accoglienza, dando un bell’esempio di collaborazione, anzi di comunione vera e propria. Anche il coro era interparrocchiale.
Dopo i riti iniziali di accoglienza, l’incensazione ed i canti, è iniziata la Celebrazione Eucaristica, presieduta da Don Nello. Nell’omelia ha ben spiegato come la reliquia, che è una costola, un osso di un santo vissuto settecento anni fa, non è un oggetto antico che non ci riguarda. Ha invece un grande significato: dice che questo osso risorgerà con tutto il corpo, perché così ha promesso Gesù; dice che è parte di un nostro fratello e come lui anche noi tutti risorgeremo; testimonia la verità del Corpo mistico di Cristo, che è unità di anime fra cielo e terra; fa capire l’importanza della comunione non solo con Dio ma anche tra noi esseri umani, chiamati proprio a fare unità. Parla dell’Amore di Dio per tutti e dell’amore che anche noi dobbiamo nutrire verso il prossimo, dandogli forma anche sul piano emotivo e affettivo: la gentilezza, il sorriso, l’abbraccio, la premura sono forme di testimonianza dell’amore. È stata una liturgia molto partecipata e raccolta, ricca di spunti di riflessione. Un passaggio speciale è stato dedicato alla lettura corale della Preghiera a S. Tommaso, il Dottore Angelico, “Nient’altro che Te, Signore”, composta dal Vescovo Gerardo per il VII Centenario della sua Canonizzazione e il cui testo era stato distribuito a tutti i presenti. Infine è stato solennemente esposto il SS.mo per un momento di Adorazione eucaristica vissuto tra lettura di brani, meditazione, canti e silenzi e concluso con la Benedizione Eucaristica solenne impartita dal Parroco Padre Aurelio Elmer. Le celebrazioni tomistiche proseguono.
Adriana Letta