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Cassino incorona l’Assunta

In memoria delle 57 vittime cassinati del Covid e in segno di vicinanza alle loro famiglie

 

Ebbene sì, la tradizione continua e si rinnova. A Cassino il 14 agosto, vigilia della solennità dell’Assunzione di Maria SS.ma, le fede popolare non rinuncia al rito dell’Incoronazione della sua amatissima statua dell’Assunta. Neanche il clima rovente scoraggia i fedeli di Maria, ecco perché anche quest’anno, nonostante il perdurare delle restrizioni sanitarie, la celebrazione è regolarmente avvenuta, con la particolarità che l’incontro che tradizione vuole tra il figlio Gesù in sembianze di bambino e la Mamma, non è stato all’angolo di Via del Foro, ma in piazza Corte, davanti alla Concattedrale. Quando tutti erano pronti, i portatori hanno recato il simulacro dell’Assunta davanti all’ingresso della Curia ed hanno atteso che anche il Bambino Gesù fosse portato all’esterno, di fronte a sua Madre. I celebranti e ministranti, con il Vescovo diocesano Gerardo Antonazzo, si sono recati dalla Curia davanti alla chiesa ed è allora che è avvenuto l’avvicinamento della Madre al Figlio, con il suggestivo rito dell’Inchinata: il Figlio fa posto alla Madre, ma è la Madre che si inchina al Bambino. Così, quando le due statue sono state vicine, è iniziata la liturgia della Parola, con alcune letture bibliche, preghiere, canti e invocazioni. Il Vescovo ha chiesto a Maria SS.ma Assunta di aiutare i cassinati a costruire una città sempre più solidale, accogliente, generosa e “materna”. Una intenzione di preghiera è andata al diacono Florin D’Amata, che presto sarà ordinato Sacerdote.

Quando è giunto il gran momento, il Vicario di zona Don Nello ha detto: “Siamo giunti al momento più emozionante del rito di Incoronazione della Vergine Maria Assunta in cielo: il Vescovo Gerardo, accompagnato dal Sindaco in rappresentanza di tutta la città di Cassino e da Anita, una mamma ferita dalla morte del figlio a causa del Covid, in memoria delle 57 famiglie cassinati colpite dal virus, imporrà la corona sul capo della nostra Madre celeste“. Ed è stato veramente un momento ancor più toccante del solito, volgendo il pensiero e la preghiera alle vittime della pandemia e alle loro famiglie.

Al termine, le due statue, con i celebranti e le autorità presenti, hanno fatto un breve giro della piazza, in modo che i fedeli, pur restando ai loro posti, potessero vederle da vicino, mentre la Banda Musicale Città di San Giorgio accompagnava con la sua musica il rientro in chiesa. Qui giunti, riposizionate le statue grazie ai solerti portatori, il Vescovo ha impartito la Benedizione conclusiva.

Adriana Letta