Dal 9 al 14 luglio la statua viene portata di parrocchia in parrocchia, con momenti di preghiera e raccoglimento, tra fiori, canti e tanta speranza
Il popolo di Cassino ancora una volta dimostra la sua devozione alla Vergine Assunta, non in un solo giorno, il “sacro” 9 luglio, ma anche nei giorni seguenti, quando la venerata statua dell’Assunta va di parrocchia in parrocchia a visitare i suoi figli, sostando un giorno presso ciascuna comunità. Dimostrazioni di fiducia smisurata e sincera se ne sono viste tante, dal 9 luglio, giorno della Processione penitenziale, fino al giorno 14, in cui, terminata la sua peregrinatio, l’immagine torna nella “sua” chiesa Concattedrale, che la custodisce con amore e orgoglio.
Anche quest’anno, nonostante il caldo torrido di questo luglio, tutto si è compiuto come da programma. Il primo giorno la statua, uscita dalla Concattedrale, processionalmente era giunta alla parrocchia di S. Pietro Apostolo, dove ha sostato fino al giorno seguente. La comunità parrocchiale, oltre la veglia di preghiera con rosario, la sera ha dedicato a Maria all’interno della chiesa, anche uno spettacolo dell’Aurunca Folk Band, che ha eseguito canti mariani della tradizione del Sud. La sera dopo, sempre processionalmente, la comunità, con il Parroco Don Nello Crescenzi, ha accompagnato l’Assunta fino a consegnarla alla chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia e al Parroco, Don Salvatore Brunetti, che l’hanno accolta festosamente. Anche qui, come dappertutto, sono stati organizzati momenti di preghiera comunitaria, sentiti e partecipati. Il giorno successivo, altra processione fino alla chiesa di S. Antonio da Padova, accolta da Don Benedetto Minchella e dalla sua comunità. Da lì, il giorno dopo, la statua si è diretta alla volta della Parrocchia di S. Giovani Battista, incontrando a metà percorso, alla sosta presso la Casa di cura Villa Serena, la comunità accogliente, guidata dal Parroco Don Giovanni De Ciantis. Il 13 luglio la processione partita da S. Giovanni si è fermata in sosta di preghiera e vicinanza presso la Casa di cura S. Anna: da qui la statua, data la distanza, è stata caricata su un mezzo per trasportarla alla Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo, passando accanto al cimitero per pregare anche per i defunti della città e davanti alla Casa Circondariale, con un pensiero speciale per i detenuti. L’ultimo giorno, il 14, dopo la Messa celebrata dal Parroco Padre Aurelio Elmer, la statua dell’Assunta ha preso la via del ritorno, ma con una significativa sosta davanti all’ospedale Santa Scolastica, dove il cappellano Don Mario Colella ha guidato uno speciale momento di preghiera per i malati, per i bambini nati, per coloro che stanno per chiudere il loro passaggio sulla terra e per tutti coloro che lavorano per curare le persone. Di nuovo la statua è stata trasportata su un mezzo verso piazza De Gasperi, davanti al Comune di Cassino, dove una folla attendeva: i portatori, che in tutti questi giorni sono stati sempre presenti e pronti alla fatica gioiosa di portare a spalla la pesante statua, l’hanno riportata processionalmente nella Concattedrale a riprendere il suo posto abituale, accolta dal Parroco Don Emanuele Secondi e dalla comunità con onore e gioia, come segnalavano le campane che all’arrivo hanno preso a suonare festose. Inizia ora il “mese mariano” di preghiera alla Vergine Maria Assunta in cielo, che culminerà nella novena subito prima della festa, il 14 e 15 agosto. L’anima di Cassino è con Maria, la Madre celeste a cui ognuno affida le sue preoccupazioni, le sue invocazioni, le sue preghiere con fede convinta e generosa e da cui sempre riceve forza e speranza.
Adriana Letta