Appuntamento a venerdì 18 ottobre per il momento di preghiera presieduto dal vescovo Antonazzo
Saranno ascoltate le testimonianze di volontari recentemente in visita a Rutana
Quest’anno la veglia diocesana per le missioni si svolgerà presso la parrocchia Santa Croce di Castelliri. L’appuntamento, programmato per venerdì 18 ottobre, sarà presieduto dal vescovo Gerardo Antonazzo, che invita presbiteri e fedeli a riunirsi in vista della Giornata missionaria mondiale – domenica prossima, 20 ottobre, alla sua novantottesima edizione. A fare da sfondo al momento diocesano di preghiera missionaria, voluto per sensibilizzare le comunità a pregare e promuovere iniziative a sostegno degli angoli svantaggiati del mondo, sarà lo slogan “Un banchetto per tutte le genti” scelto dalla Fondazione Missio ed ispirato al versetto «Andate e invitate al banchetto tutti» (Mt 22,9) con cui papa Francesco ha intitolato il suo messaggio per la Giornata missionaria mondiale.
L’iniziativa è stata organizzata dal competente Ufficio diocesano diretto da don Pasqualino Porretta ed ospiterà le testimonianze di alcuni membri dell’Odv “Burundinsieme” che hanno recentemente visitato Rutana, in Burundi. La presenza dei missionari illuminerà il momento come preziosa opportunità per pregare e ringraziare Dio delle vocazioni missionarie per l’opera di evangelizzazione sino ai confini della terra. Questa universale opera di testimonianza evangelica chiama in causa la Chiesa, ogni sua parte, in ogni ambiente in cui vive ed agisce, affinché esca continuamente con il suo Signore e Maestro, e avvii «un nuovo movimento missionario» – si auspica papa Francesco – che lasci davvero uscire il Signore e non lo trattenga come “cosa propria”. Il Pontefice ribadisce fin dalle prime battute del suo Messaggio che si tratta di un’urgenza tanto attuale, specie «in questa fase finale del percorso sinodale che, in conformità al motto “Comunione, partecipazione, missione”, dovrà rilanciare la Chiesa verso il suo impegno prioritario, cioè l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo». L’immagine del banchetto è quella che meglio esprime la bellezza e la priorità della missione, che dovrà concretarsi secondo lo stile di Cristo, nella duplice prospettiva escatologica ed eucaristica: la prima rende tangibile la gioia dell’annuncio per la speranza che “il Signore è vicino”; la seconda porta a riconoscere nel banchetto dell’Eucaristia, che la Chiesa celebra e nella quale il Signore nutre i credenti con la sua Parola, con il suo Corpo e il suo Sangue, l’impegno alla fraternità e alla condivisione. L’immagine sintetizza anche il tema della fame nel mondo – come ha spiegato il direttore dell’Ufficio diocesano missionario don Pasqualino Porretta – che vede tutti, ricchi e poveri, alla stessa mensa per condividere lo stesso pane.
Visivamente l’immagine del banchetto caratterizzerà l’intero momento di preghiera attraverso la proposta di tre scenari. Il primo sarà dominato da una tavola vuota, conseguenza del rifiuto di chi ha già il suo banchetto e di chi non riesce a passare dal criterio dell’accumulo, del consumismo e dell’individualismo a quello della condivisione, dell’essenzialità e della fraternità. La centralità del secondo scenario sarà occupata da una tavola imbandita di un grosso pane, per veicolare il monito ad accogliere i “senza banchetto”, gli ultimi ed emarginati della società. Al centro dell’ultimo scenario ci sarà il “banchetto derubato”, un tocco di pane spezzato e un altro portato via, che diverrà l’avvertimento a rifuggire quello che nel suo messaggio papa Francesco definisce «il dramma della Chiesa», un Gesù che non si lascia più uscire per la missione in favore dell’uomo. Incorniciata da canti, preghiere salmiche e invocazioni, la veglia per le missioni troverà il suo fulcro nell’intervento del vescovo Antonazzo, che esorterà le diverse realtà parrocchiali della diocesi e le sue componenti, alla prossimità vitale e fondamentale al fianco degli scartati.
Carità cristiana e solidarietà universale faranno sì che le offerte raccolte dalle parrocchie nelle collette obbligatorie della prossima novantottesima Giornata missionaria mondiale siano devolute dalla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo al Fondo Universale di Solidarietà delle Pontificie Opere Missionarie tramite il Centro Missionario Diocesano e vengano impiegate per la costruzione di chiese, ospedali, scuole e orfanotrofi.
Andrea Pantone