Il cuore pulsante della Chiesa locale è nella Cattedrale
Novecentosessantanove anni fa la cattedrale di Sora veniva consacrata da papa Adriano IV. Era il 9 ottobre 1155, quando il pontefice, con una cerimonia celebrata al ritorno dalla Puglia con ampio seguito di cardinali e vescovi, dedicava a Santa Maria Assunta l’edificio sacro, fino al 1074 intitolato all’apostolo Pietro.
Mercoledì 9 ottobre, anniversario della dedicazione, il vescovo diocesano Gerardo Antonazzo ha presieduto in Cattedrale un solenne pontificale, concelebrato dal parroco don Ruggero Martini, dal viceparroco don Joel Tamiok e da diversi presbiteri della zona pastorale di Sora, al quale hanno preso parte molti fedeli.
Al centro della memoria il cuore della vita della Chiesa diocesana, la sede della cattedra del Vescovo e chiesa madre delle comunità parrocchiali. Un cuore pulsante nel corso dei secoli, grazie alla vitale eredità storico-religiosa apportata dalle tre Chiese locali di Aquino, Pontecorvo e Cassino. Il cammino di unione affonda le radici in un passato riconosciuto come comune e si irrobustisce attraverso la pregiata trama dei processi di comunione. Sora, parimenti ad altre città del Latium adiectum, come Aquinum e Casinum, fu tra le prime a ricevere la luce del Vangelo e a vantare una sede già dai tempi apostolici, anche se la prima attestazione attendibile di un episcopato locale si avrà solo tre secoli più tardi, come testimoniato dalla lettera scritta nel 496 da papa Gelasio I al vescovo sorano Giovanni. La storia della Cattedrale è caratterizzata altresì dalla presenza di vescovi benedettini cassinesi; nell’XI secolo la sede è retta da quel Roffredo il cui nome si legge sul grande portale della chiesa. San Costanzo, vescovo di Aquino, e san Benedetto, fondatore del cenobio di Montecassino, segnano l’inizio di un’amicizia ecclesiale costruita dall’incontro fra l’eredità benedettina e l’azione pastorale della Chiesa diocesana. Sulla cattedra di Costanzo, come su quella sorana, salirono i cassinesi fino al XIII secolo. Pontecorvo, pur rimanendo canonicamente sotto la giurisdizione del vescovo di Aquino, dal 1105 cominciò ad essere controllata da Montecassino; con l’età moderna si impose de facto come cattedra, unita nel 1725 aeque principaliter alla diocesi di Aquino. La chiesa locale si configura come una tenda – così l’ha definita Antonazzo all’annuncio della nuova diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo – che dal 2014 vede allargarsi gli spazi dell’accoglienza e il prossimo 23 ottobre celebrerà il felice traguardo del primo decennale dall’unione.
Andrea Pantone