Le coppie e le famiglie della zona di Isola del Liri in dialogo con il Vescovo
Il Centro Samantha a San Sosio ha ospitato mercoledì 19 febbraio un altro degli incontri zonali, nell’ambito della Visita pastorale che il vescovo Gerardo Antonazzo sta ora compiendo nelle parrocchie di Arpino. Erano presenti i sacerdoti della zona, coordinati dal vicario don Antonio Di Lorenzo e dal responsabile della Pastorale familiare don Roberto dell’Unto, e c’erano soprattutto loro, le coppie e le famiglie.
A più voci è stata recitata la preghiera iniziale, mariti e mogli, genitori e figli e a più voci è stata fatta la presentazione del cammino di pastorale familiare compiuto finora nella zona. Un cammino già avviato da tempo, ma che ha preso negli anni strade sempre nuove e modalità diverse per rispondere ancor più alle esigenze e alle realtà di vita e di fede in continuo mutamento. Così la proposta Una coppia per parrocchia e il Progetto formativo Strade di felicità sono state assunti in pieno e stanno dando i loro frutti ampliando il cammino ordinario dei gruppi famiglia presenti in alcune parrocchie e la preparazione delle giovani coppie al sacramento del Matrimonio. Interessante l’intervento di una di loro, Eleonora, che anche a nome del fidanzato Arduino e delle altre 11 coppie che stanno compiendo l’Itinerario nella parrocchia San Lorenzo M. in Isola del Liri, ha messo in evidenza la bellezza di questo percorso, sorprendente anche per loro oltrechè per amici e conoscenti, e il rammarico che presto finirà.
Proprio partendo da questi due punti il Vescovo ha ricordato lo stupore che suscitavano i primi cristiani in un mondo pagano che non li comprendeva. Così è per i cristiani di oggi, destinati ad essere poca cosa –un pizzico di “sale”, un pugno di “lievito”, una piccola “luce”– per insaporire, far lievitare e illuminare un mondo non più cristiano. “Era ora!” è stata la sua esclamazione. E il pensiero che quella “cosa bella” ci mancherà, ha detto sempre il Vescovo, non deve essere motivo di rimpianto nostalgico o di tristezza, ma impulso e certezza che potrà e dovrà continuare, perché un “tratto di strada” non è tutto il cammino da percorrere e molto si impara dal “libro della vita”. È fondamentale il riferimento quotidiano al Signore, che all’inizio creò la coppia – fragile e caduca – ma capace di redenzione finale, come è per lo Sposo e la Sposa nel libro dell’Apocalisse.
Alla domanda di don Alfredo Di Stefano sulla necessità per le coppie e le famiglie di ritrovare il gusto della preghiera e il valore della celebrazione eucaristica, il Vescovo ha delineato un bellissimo raffronto tra la promessa matrimoniale e l’invito di Gesù a donarsi fino in fondo, in un patto di alleanza, capace di sciogliere liti e muri di silenzio. Da qui la sollecitazione a pregare insieme, a pregare sempre, a mettere Dio al centro della propria vita, ma anche ad aprirsi agli altri e ad accogliere tutti con amore e misericordia.
Luciana Costantini
foto Gianna Reale