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Cresime a S.Elia Fiumerapido

Il Sacramento della Confermazione a S.Elia F.Rapido

Alla vigilia della festa dell’ “Ascensione di N.S. Gesù Cristo” nella Chiesa Madre di S.Elia F.Rapido, S.E. il Vescovo ha posto il sigillo della cresima a 26 ragazzi, confermandoli, nel rinnovo delle promesse battesimali, figli di Dio, mediante l’unzione sacramentale, arricchendoli della speciale forza dello Spirito Santo così da rappresentare una tappa fondamentale del loro cammino di fede ed un “nuovo inizio della loro vita spirituale”.

Nell’omelia S.E. il Vescovo, ha voluto rimarcare l’importanza del sacramento della Cresima che, dopo il battesimo ricevuto, riconferma, con piena coscienza da parte dei cresimandi, la scelta dell’essere “Figli di Dio”. In riferimento al Vangelo della solennità domenicale ha posto l’accento sul “distacco” che gli Apostoli hanno avuto da Gesù nel momento della sua ascensione al cielo per sedersi alla destra del Padre: è un momento doloroso per i discepoli che, nonostante fossero stati preparati da Gesù al distacco da Lui, vedono allontanare il loro Maestro. Essi si pongono interrogativi fondamentali per il loro cammino: “che faremo?, “da chi andremo?”. Ma il Signore fa capire loro che non li sta abbandonando: “Io sarò con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”. E come? (ci verrebbe da chiedere): attraverso il dono dello Spirito Santo. E’ Lui il Paraclito, colui che ci fa sentire l’attrazione verso il Signore; è Lui che ci guida sulla strada del Vangelo e della felicità. Bisogna però saper ascoltare il nostro cuore, bisogna permettere allo Spirto Santo di impregnare la nostra anima; ed è lì che rimane come sigillo, arricchendo l’anima dell’amore di Gesù.

Al termine della celebrazione, subito dopo la benedizione finale, il Vescovo ha voluto regalare a tutti i cresimati, a ricordo del dono ricevuto, la pergamena ed una copia del libretto dei Vangeli e Atti degli apostoli che rappresenta “la bussola per orientarsi nel cammino quotidiano per non perdere mai di vista la presenza del Signore”.

       Maurizio Facchini e Simona Fiorillo