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Pontecorvo

Dagli archivi del Vaticano un eccezionale documento sull’apparizione di San Giovanni Battista a Melfi

Il 21 maggio, a pochi giorni dalla fine festeggiamenti, la presentazione presso il santuario di Melfi della Bolla papale che attesta il prodigio e l’origine del culto locale

 

A Pontecorvo, a pochi giorni dalle celebrazioni per la ricorrenza dell’apparizione di San Giovanni Battista, si svolgerà domenica 21 maggio un importante evento culturale legato alla ricerca storica dell’avvenimento appena festeggiato . Avrà luogo, presso il santuario di Melfi, su iniziativa del Rettore don Luciano Fusco, una pergamena dal valore storico impareggiabile recuperata direttamente dagli archivi del Vaticano. Il documento costituisce la più antica attestazione circa l’apparizione di san Giovanni Battista e racconta la storia di quanto accaduto. Si tratta di una Bolla papale di papa Niccolò IV la quale certifica che i Cavalieri di Malta nel 1291 dopo l’apparizione di San Giovanni al contadino Giovanni Mele, in contrada Melfi, eressero un ospedale con annessa chiesa. Nello stesso anno questo ospedale viene indicato con il nome: “Sancti Johannis Appari in Galdo“. Il Papa concedeva ai visitatori “un anno e quaranta giorni d’indulgenza”. Il Documento Papale di Niccolò IV è il più antico riconoscimento dell’Apparizione di San Giovanni Battista, l’unica al mondo riconosciuta dalla Chiesa.

Per l’iniziativa i Cavalieri di Malta torneranno a Pontecorvo nel santuario sito in località Melfi. All’evento saranno anche presenti il marchese delegato di Veroli Cavaliere di Grazia magistrale, Alessandro Bisleti, e circa cinquanta Cavalieri di Malta. A presiedere la celebrazione sarà monsignor Fabrizio Turriziani Colonna e, al termine della santa Messa, sarà benedetto anche il monumento realizzato in onore del santo patrono e che si trova all’ingresso del santuario.

Andrea Pantone