Grande successo, domenica 28 maggio al Teatro Manzoni di Cassino, per la Compagnia teatrale di S. Angelo in Theodice “Come noi non c’è nessuno”
Metti una domenica sera, il teatro Manzoni pieno zeppo, un’atmosfera accogliente e festosa e una commedia esilarante. Sul palco e sulle poltrone tutte persone conosciute, diciamo un paese intero, S. Angelo in Theodice, popolosa frazione di Cassino. Un paese intero che si è coinvolto in una avventura non facile, quella di portare in scena una nuova pièce teatrale, tutta “fatta in casa”, nel senso che autori, attori, scenografi, costumisti e quant’altro sono tutti compaesani. Ma d’altronde già negli anni passati hanno osato tanto, riuscendo ad offrire sempre spettacoli godibilissimi e ben riusciti. E dunque, dopo le interruzioni da pandemia, finalmente questo 2023 ha segnato il “ritorno”, davvero alla grande. L’autrice è ancora Ida Mignanelli, che ha anche diretto gli attori della compagnia santangelese ormai ben nota “Come noi non c’è nessuno”, che ha rappresentato la commedia “Eternamente Noi”. Una commedia comica che appartiene in verità ad una vera e propria “saga”, dal momento che protagonista è ancora la famiglia formata dal padre Nducce, uomo che, da padre di famiglia e quindi capo, amerebbe dare ordini e farsi servire senza consumarsi troppo nel lavoro…, la moglie Marietta, che sostiene di fatto la famiglia ma non sopporta la confusione e l’incapacità di lui, la figlia Marisella, che ormai lavora ma spera sempre di trovare un buon partito bello e facoltoso, visto che nelle precedenti commedie si era sempre imbattuta in uomini poco affidabili, e infine – ciliegina sulla torta – la zia suora, detta “Zi’ Monaca”, dedita a pregare pregare pregare e sempre pronta a creare caos.
Sono persone semplici, paesane, che parlano in dialetto tanto che spesso non comprendono quanto viene loro detto né sono capite e creano pertanto situazioni surreali e caotiche sprigionando, attraverso le battute e il loro muoversi in scena, una comicità straordinaria. Intorno a loro ruotano molti altri personaggi che generalmente tentano invano di sbrogliare le loro intricate matasse. Dalla iniziale “sparizione” di Marietta, che in realtà non ne poteva più di stare in casa con un marito così, alla ricomposizione del nucleo familiare – eternamente noi! – grazie all’intervento della figlia e del parroco Don Nello (il vero Don Nello, che ha interpretato sé stesso), all’idea di andare in vacanza al mare grazie all’iniziativa del Comune per gli anziani, alle gag che si verificano prima, durante e poi sul posto, è tutto un gioco di fraintendimenti, figuracce, discussioni provocate dai tre estrosi e un po’ agitati personaggi.
Il pubblico ha manifestato alto gradimento con applausi calorosi, perché davvero la commedia è risultata vivace, spiritosa e divertente, tutti sono stati bravissimi ed hanno dimostrato una grande unità della comunità di S. Angelo in Theodice. All’inizio hanno ricordato i membri che non ci sono più, rendendoli presenti nella memoria. E poi questo va proprio sottolineato: la comunità è cresciuta proprio grazie al lavorare insieme a questo progetto teatrale, ognuno mettendo quello che poteva e sapeva fare. Ammirevole. Inoltre, ma non certo per ultimo, l’obiettivo anche stavolta non era solo fare teatro per propria personale soddisfazione, ma tutti insieme aiutare chi è nel bisogno o nel dolore, come ha sottolineato il Vescovo Gerardo Antonazzo dando il suo saluto. Infatti l’incasso verrà devoluto in beneficenza all’Associazione Davide Ciavattini, attiva per la ricerca e la cura dei tumori e leucemie dei bambini presso la Divisione di Oncoematologia dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, per l’assistenza e la cura dei bambini, nonché per accogliere bambini e genitori e alleviare il più possibile sofferenze e disagi.
Anche il Sindaco Salera si è complimentato per il riuscitissimo spettacolo, hanno lavorato benissimo, addirittura – ha detto – “Don Nello sembrava un prete vero!”.
Adriana Letta