Cassino, solenne celebrazione della festa dell’Assunta 2024
Per la solennità dell’Assunzione in cielo della Beata Vergine Maria, il 15 agosto, il solenne Pontificale presieduto dal Vescovo Gerardo Antonazzo si è tenuto nella chiesa Concattedrale di Cassino alle 18.30. Grande l’affluenza del popolo devoto a Maria Assunta anche nell’ultimo giorno del “mese mariano” dei cassinati, che inizia il 9 luglio con la processione penitenziale e di ringraziamento che si svolge all’alba e prosegue con la Peregrinatio della statua nelle parrocchie cittadine e ancora con preghiere fino alla vigilia della festa. E quando giunge, la festa attesa e amata è grande, nonostante coincida con il ferragosto che spinge ad andare in vacanza. Erano presenti ancora una volta le autorità cittadine, con il Sindaco Salera, rappresentanti del Consiglio e della Giunta, nonché della Polizia Municipale, con il glorioso Gonfalone di Cassino, medaglia d’Oro. Nella chiesa, addobbata con i colori bianco-azzurri, erano esposte con onore le due statue, quella della Madonna Assunta, incoronata solennemente il giorno prima, e quella di Gesù Bambino: ad esse i devoti si avvicinavano con familiarità e fede, per un saluto, una preghiera, un grazie, un bacio. All’una e all’altro erano stati messi i tanti ori che, negli anni, le persone hanno loro offerto in segno di devozione e ringraziamento. Un’altra, ulteriore dimostrazione di una fede fatta di fiducia, di confidenza e familiarità, di bisogno di aiuto e di consapevolezza che dal cielo sempre rispondono e aiutano, quando la fede è così forte.
Animava la liturgia il coro parrocchiale, e concelebravano con il Vescovo i parroci della città. Il Vescovo, nell’omelia, si è soffermato in particolare sull’espressione “assunta in cielo”: in questo caso con la parola cielo non dobbiamo intendere un luogo astronomico, ha detto. Gli Ebrei per il grande rispetto che portano a Dio, non lo nominano mai, per loro cielo, infinito, significa Dio. E dunque nell’Annunciazione Dio è entrato nel cuore di Maria e Maria, al termine della sua vita terrena, viene “assunta in cielo”, cioè entra in Dio, nel cuore di Dio. Noi parliamo di “assunzione”, gli orientali parlano di “dormizione” di Maria, come se si fosse semplicemente addormentata. Il senso è lo stesso: Maria è entrata pienamente in Dio, nel suo Amore infinito. Questo è il progetto di Dio anche per noi tutti. Maria è già arrivata là dove anche noi tutti potremo arrivare.
Alcuni momenti e alcuni gesti della celebrazione hanno avuto un significato particolare. Quando sono state lette le preghiere dei fedeli, il Vescovo per offrirle al Signore si è portato davanti alla statua dell’Assunta, come per consegnare a Lei le richieste umane. Altro momento emozionante è stato prima della Benedizione conclusiva, quando il Vescovo di nuovo è andato davanti alle due statue, dell’Assunta e di Gesù Bambino, e dopo una breve preghiera, ha fatto, a nome del popolo di Cassino, l’offerta del Cuore, ponendo prima sul petto del Bambino e poi alla sua Mamma (salendo su un’alta scala posta dietro alla statua) una catenina con un bel Cuore d’oro, per simboleggiare l’amore dei fedeli e l’Atto di Affidamento della Città.
Dopo l’Offerta dei Cuori a Gesù e a Maria, le due statue sono state portate all’esterno, per l’ultima solenne Processione del 2024, grazie alla disponibilità e al desiderio di servire la Madonna che i Portatori dimostrano ogni anno in maniera ammirevole e commovente: è davvero la loro amatissima Madre. La processione, aperta dalla Croce e dai ministranti, vedeva la Banda musicale di Triflisco Terme di Bellona (Ce), i celebranti e i cantori che animavano la preghiera del Rosario, la statua del Bambino, quella dell’Assunta, le autorità e infine il popolo. Compiuto il percorso, è tornata davanti alla Concattedrale dove si sono ufficialmente conclusi i festeggiamenti 2024 dell’Assunta, con parole di riflessione e di ringraziamento e la Benedizione conclusiva impartita dalla loggia del palazzo della Curia prospiciente la piazza suggestivamente illuminata. Infine fuochi pirotecnici a rallegrare e stupire i presenti mettendoli tutti col naso all’insù. Non sono mancate neppure le serate di musica e spettacolo in piazza.
Adriana Letta